Flop del corteo in piazza contro il Certificato verde
È stato decisa con un sondaggio anonimo, organizzato sul canale Telegram del gruppo dei No vax e No green pass valdostani, la possibilità di continuare le manifestazioni del sabato pomeriggio nel centro di Aosta, dopo che sabato scorso, 11 settembre, erano presenti solo 23 attivisti ai quali altri si sono aggregati durante il corteo che da piazza Chanoux è arrivato in piazza Roncas ed è tornato indietro. «Vedremo quanti siamo e decidiamo se vale la pena - aveva proposto una degli oltre 500 membri iscritti al canale - se siamo pochi non ha senso, ci facciamo solo deridere».
«Io continuo a credere nella piazza e nei cortei, se non ti vedono non esisti - aveva ribattuto un altro attivista - certo che la figura che si fa con poche persone non è bella. Ma immaginate le persone che c'erano la prima volta e ne basterebbero la metà. Nel momento in cui non si andrà più in piazza sarà finita. Vedremo questo sabato, di certo che se si ripresenteranno le solite persone è inutile pensare di proseguire, poi chi non se la sente, giustamente, lotterà come crede e nei posti e modi che vuole». La colpa del "fallimento" delle manifestazioni dei no-vax, che non sono autorizzate dalla Questura, secono gli attivisti è soprattutto per ciò che scrivono i giornalisti «Che hanno da subito ridotto il numero degli effettivi partecipanti sminuendo di molto la partecipazione - ha lamentato un'altra iscritta al canale Telegram - e poi siamo arrivati a vedere persino le Forze dell'ordine ridere di noi. Io penso che sia importante farsi sentire ma non più nello stesso modo».
Tra le nuove "iniziative", una mappa di locali in cui, teoricamente, i titolari non chiederebbero il green pass a chi si accomoda nei tavoli interni. Inoltre è prevista una campagna di volantinaggio in luoghi ritenuti strategici.