Fisi: la Valle d’Aosta esclusa
Non è andata sicuramente come previsto, anzi la delusione è parecchio forte tra i dirigenti dell’Asiva e in particolare per il presidente Marco Mosso che, dall’incontro di venerdì sera con gli altri responsabili dei Comitati della Fisi, era uscito con in mano una lista che garantiva alla Valle d’Aosta la rappresentanza nel nuovo consiglio federale. Invece, qualcuno ha giocato sporco e mentre l’Asiva, stando ai patti, ha garantito i propri voti, i grandi Comitati - Alpi Centrali, Veneto, Trentino e Alto Adige - hanno attuato il “pacco” concentrando i voti sui propri candidati. In questo modo il presidente dello Sci Club Aosta Massimo Raffaelli - tra i 23 pretendenti ai 7 posti di consigliere laico - ha raccolto 20.888 preferenze, risultando l’11esimo e il quarto escluso a 8.568 dall’ultimo eletto, contando sui consensi dell’Asiva e dei vari Comitati appennici che, al contrario degli altri, hanno rispettato le intese della vigilia, oltre che sulle preferenze di numerosi club amici.
In pratica nel nuovo consiglio della Federsci - oltre al presidente Flavio Roda che con 50.144 voti compresi quelli dell’Asiva, il 57,6 per cento, ha surclassato gli sfidanti Stefano Maldifassi (25.219), Angelo Dalpez (7.121) e Alessandro Falez (3.972) - siederanno il trentino Lorenzo Conci (63.889 preferenze per il figlio dell’ex presidente Fisi Fabio), il veneto Stefano Longo (53.879), il piemontese Pietro Marocco (51.919), l’altoatesino Christian Haas (41.272), la calabrese Bianca Zupi (35.070) ed i lombardi Elisabetta Biavaschi (31.010) e Francesco Bettoni (29.456), ai quali in rappresentanza degli atleti si aggiungono il piemontese alpino dell’Esercito Matteo Marsaglia (4.560) e l’altoatesina Verena Stuffer (3.606) e per la componente dei tecnici il veneto Carlo Dal Pozzo (1.147 voti).
L’esclusione della Valle d’Aosta dalla massima assise degli sport invernali italiani è un fatto storico ed è avvenuta alla vigilia di un quadriennio che preparerà i Giochi Olimpici di Milano con tantissimi milioni di euro da gestire. Se l’uscente Dante Berthod di La Thuile nel 2007 e nel 2012 era stato addirittura il leader delle preferenze con 46.324 e con 37.009, venendo eletto ininterrottamente dal 2006 al 2018, prima di lui ricordiamo Guido Zampieri di Gressan dal 1996 al 2004 con addirittura la vice-presidenza federale, Umberto Parini di Aymavilles dal 1980 al 1996, Remigio Baudin di Champorcher dal 1976 al 1980, oltre a Romano Blua come rappresentante dei Corpi militari.
“Personalmente sono soddisfatto del mio risultato, considerando che i grandi Comitati hanno disatteso l’accordo con l’Asiva per il sostegno reciproco. Però al contempo - commenta Massimo Raffaelli - sono amaraggiato per come sono andate le cose, soprattutto perché in un periodo che si annuncia così importante per lo sci italiano la Valle d’Aosta è stata tagliata fuori e non sarà rappresentata all’interno della Fisi.”