Finora l’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è costata 46 milioni di euro

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Si aggirano sui 46 milioni di euro i costi sostenuti finora dalla Regione per riaprire l'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, chiusa al pubblico dal marzo del 2022 e che sarà nuovamente accessibile al pubblico da sabato 11 novembre. Il dato è stato reso noto in Consiglio Valle giovedì scorso, 26 novembre, dall'assessore regionale ai Beni e alle Attività culturali Jean-Pierre Guichardaz che ha risposto a un'interpellanza di Erika Guichardaz di Progetto civico progressista. I costi totali, comprensivi di Iva, finora sostenuti dall’Amministrazione regionale comprendono la progettazione, la direzione lavori, i collaudi, la realizzazione della struttura architettonica e degli impianti generali, nonché la musealizzazione dell'area nord del sito.

A ciò si aggiunge una spesa stimata di circa 850.000 euro per «Un intervento di sistemazione del piano di copertura del complesso e della pavimentazione della cosiddetta “Piazza”, ai fini di una sua valorizzazione» ha riferito l’assessore Jean-Pierre Guichardaz , mentre «Non è possibile fornire un dato preciso dei costi che si dovranno sostenere per il completamento dell'area sud» per cui saranno necessarie «Ulteriori indagini archeologiche» utili «All'aggiornamento dello studio di fattibilità esistente, risalente al 2011 e non più attuale». Parte della spesa - vale a dire 12,5 milioni di euro - è stata coperta grazie ai fondi europei dei programmi Fesr 2007-2013 e 2014-2020 e della programmazione 2014-2020 dei fondi Fsc (sviluppo e coesione). Ammontano invece a 3,1 milioni di euro (Iva esclusa) i costi totali, sostenuti dal 2015 ad oggi, per gli scavi archeologici nello spiazzo antistante l'Ospedale reginale “Umberto Parini” di Aosta. «I costi preventivati per i prossimi scavi ammontano a 2,4 milioni di euro, sempre Iva esclusa», ha precisato l’assessore jean-Pierre Guichardaz. La cifra è suddivisa in 839.000 euro nel 2023 per i lavori di scavo archeologico nella zona a est di viale Ginevra e 1,5 milioni di euro nel biennio 2024-2025 per i lavori di realizzazione della fase 3 di ampliamento e ristrutturazione del nosocomio. A questo proposito, il progetto definitivo, consegnato dai progettisti, prevede, al piano interrato, «Un'area archeologica fruibile al pubblico che conservi e valorizzi le testimonianze monumentali della prima età del Ferro rinvenute durante gli scavi» ha evidenziato l’assessore Jean-Pierre Guichardaz. In particolare, saranno visibili sia il cerchio di pietre del VIII secolo a.C., sia il tumulo funerario del Guerriero celtico, databile alla metà del VII secolo a.C e saranno installati «Apparati didattici e vetrine per l'esposizione dei reperti più importanti. - ha aggiunto Jean-Pierre Guichardaz - La fruizione avverrà con 2 diverse modalità: la prima, dall'alto, accessibile a tutti, percorrendo la passerella prevista che congiunge il parcheggio dell'ospedale ai reparti dell'attuale nosocomio e che consentirà una visione generale delle evidenze archeologiche. La seconda, più specialistica, consentirà di accedere al piano di imposta dei monumenti e di camminare tra le vestigia, ammirando le vetrine con i reperti, in occasione di eventi o di visite guidate».

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