Finaosta, «Nel 2023 mai così tanti finanziamenti» Calano i crediti deteriorati della finanziaria regionale
Il Gruppo Finaosta ha chiuso l'esercizio 2023 con un utile ante imposte di 30,165 milioni di euro (erano 7,875 milioni nel 2022), determinando un utile netto di gruppo di 24,627 milioni (5,423 milioni nel 2022), di cui 24,101 milioni di pertinenza della capogruppo. «Questo risultato - è stato illustrato in conferenza stampa nella tarda mattinata di ieri, venerdì 12 luglio - è influenzato da una posta straordinaria di 12,5 milioni, registrata nella voce utile (perdite) delle partecipazioni, determinata dall'ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Finaosta delle 2 società collegate a far data dal 2023 - Pila spa e Funivie Monte Bianco spa - e dalla conseguente valutazione secondo il metodo del patrimonio netto nel rispetto dei principi contabili internazionali». «Abbiamo raggiunto un risultato interessante, un buon risultato»: al di là dell'utile il risultato di Finaosta deve essere considerato «nell'ambito di una serie di attività che dobbiamo fare su mandato e controllo della Regione, cercando di lavorare al meglio per l'economia valdostana», ha detto Nicola Rosset, ex presidente di Finaosta, a cui è succeduto Marco Linty.
Nel 2023 «abbiamo registrato il più alto livello di impieghi verso famiglie e imprese nella storia di Finaosta, siamo a 767 milioni di euro». Lo ha detto Mattia Sisto, dirigente della finanziaria regionale, illustrando i dati del bilancio 2023 di Finaosta. Considerando i dati dal 2009, gli «impieghi complessivi a rischio» maggiori risalivano al 2021 (753 milioni) e 2022 (746). «Allo stesso modo - ha aggiunto Mattia Sisto - le erogazioni del 2023 si sono attestate a circa 73 milioni di euro». In dettaglio 42 milioni a favore di privati per acquisto, ristrutturazione o la costruzione della prima casa, 30 milioni a favore delle imprese: di questi, 12 milioni di euro tramite prodotti in mezzi propri di Finaosta, quindi gestione ordinaria, la parte restante sui fondi di rotazione regionale. Si può registrare come sia il valore più alto degli ultimi 5 anni a livello di erogazioni (373) e quasi il più alto anche a livello di delibere (354) di concessione di credito. Considerando il solo efficientamento energetico «registriamo un trend crescente di domanda, perché nel 2023 sono state deliberate ben 24 pratiche per 2,2 milioni di euro, molto di più degli anni precedenti». Parallelamente i crediti deteriorati al netto delle rettifiche (Tier 1) calano dal 15,37 per cento del 2022 al 12,03 per cento del 2023 e migliora anche il «coverage ratio totale crediti deteriorati» (il totale degli accantonamenti rapportati alle esposizioni lorde totali), che passa dal 34,02 per cento al 38,68 per cento. L'utile di esercizio della sola Finaosta - quindi non dell'intero Gruppo Finaosta - è di 9 milioni 534 mila 755 euro: il 5 per cento è stato destinato alla riserva legale, il 25 per cento alla riserva straordinaria statuaria, il 70 per cento alla riserva straordinaria libera.
Fra obiettivi del mandato del presidente Marco Linty, a breve termine c’è il «sostegno a imprese e privati per fronteggiare i danni dell’alluvione a Cogne e Cervinia». In questo senso è pronto nell’ambito del disegno di legge di variazione al bilancio regionale la sospensione delle rate dei mutui di attività e privati coinvolti.
«In questi 3 anni di mandato c'è stata un'attenzione molto accentuata ai bisogni del territorio, con la creazione di nuovi prodotti, una intensificazione delle attività che tendevano a dare delle risposte nella maniera più celere possibile al territorio stesso». Così il presidente della Regione, Renzo Testolin, durante la conferenza stampa per illustrare il bilancio 2023 di Finaosta. «Il numero di mutui erogati a favore di famiglie e imprese ne è una testimonianza oggettiva» ha sottolineato Renzo Testolin, facendo riferimento a «quei 72 milioni di euro erogati nell'ultimo anno e al numero di pratiche smaltite e analizzate a cui si sono date risposte». Inoltre «la fotografia sempre più attenta sui propri clienti permette di andare a sostenere questi stessi clienti nel momento in cui ne abbiano bisogno». Si tratta di «un'attenzione che a nostro avviso è meritevole di plauso nei confronti della Finaosta che ha avuto questo tipo di attenzione». Guardando ai dati del bilancio della finanziaria regionale, «nel suo complesso la macchina ha migliorato le sue capacità di fare credito, di diminuire i rischi per gli utenti, tanto è vero che una parte degli utili emergono proprio dal fatto che in questo ultimo anno siano aumentate le aziende che sono in grado di restituire il loro credito sostanzialmente», ha spiegato Renzo Testolin. «Questo - ha aggiunto il Presidente della Regione - è motivo di soddisfazione da parte dell'Amministrazione regionale che è il socio. Questa è la motivazione sostanziale per cui si è cercato di dare continuità a un organismo dirigente che in questo triennio ha lavorato con serietà, impegno, costanza e con quell'entusiasmo che fa la differenza soprattutto in contesti come questo, dove c'è bisogno anche di conoscere il territorio, di capire quali possono essere i problemi e la varietà dei componenti come professionalità, di conoscenza dei vari settori, ha permesso di raggiungere questi obiettivi». La decisione di sostituire alla presidenza Nicola Rosset con Marco Linty è legata a motivi «tecnici», avendo Nicola Rosset superato - ha spiegato il diretto interessato - il limite di anni consentito nel cda.