Finanziamenti a una immobiliare, assolti dirigenti Bccv
Lunedì scorso, 24 gennaio, il Giudice dell’udienza preliminare di Aosta Davide Paladino ha assolto “per non aver commesso il fatto” dall'accusa di concorso in bancarotta fraudolenta Dino Vinante, 58 anni, di Arvier, ed Edoardo Munier, 53 anni, di Aosta, rispettivamente vicedirettore della Banca di credito cooperativo valdostana e responsabile dell'ufficio crediti dello stesso istituto all'epoca dei fatti contestati. Al termine della discussione del processo, che si è svolto con il giudizio abbreviato, la Procura aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione per ciascuno. Tra il 2008 e il 2014, secondo gli inquirenti Dino Vinante ed Edoardo Munier avevano concesso 2 aperture di credito (una fino a 500mila euro e l’altra da 150mila) e altrettanti mutui fondiari (rispettivamente da 250mila e 200mila euro) alla Croix de ville di Roberto Noventa, 60 anni, di Charvensod - ex titolare di società immobiliari poi dichiarate fallite nel 2017 - destinati in realtà a coprire debiti di altre 2 società dello stesso immobiliarista - Eglantier e Notre Maison - che già erano in situazione di crisi insanabile. In questo modo la Croix de ville sarebbe stata gravata da debiti aumentando il proprio dissesto, fino al fallimento. Il giudice invece ha accolto la tesi degli avvocati difensori - Corrado Bellora per Dino Vinante e Nilo Rebecchi per Edoardo Munier - riguardo alla totale estraneità dei loro assistiti. Nell'ottobre 2019 Roberto Noventa era stato condannato in primo grado a 5 anni di reclusione nell'ambito del procedimento penale seguito al crac di sue società immobiliari. Il giudizio abbreviato per Dino Vinante ed Edoardo Munier era subordinato, da parte delle difese, all'acquisizione di documentazione e di una consulenza tecnica del commercialista Edo Chatel.