Festival Rosario Scalero: ultimi due appuntamenti per il 2024
La musica può essere maestra di vita, soprattutto se a trasmetterne messaggi e valori sono coloro che la conoscono più nel profondo. Un grande compositore del recente passato - Rosario Scalero - e uno di oggi - Nicola Campogrande - si confrontano con le generazioni successive alla propria negli appuntamenti di dicembre del Festival Musicale Rosario Scalero.
Oggi, sabato 7 dicembre, alle 15, nella sala consiliare del Municipio di Mazzé, si tiene l’incontro “Tre figlie e un padre”, con la presentazione del Fondo archivistico Sorelle Scalero conservato nella Biblioteca Civica “Francesco Mondino”, l’inaugurazione della mostra documentale e la proiezione del film “Rosario Scalero. Un maestro tra due mondi” di Yukio Unia. Protagoniste del pomeriggio sono Alessandra, Liliana e Maria Teresa Scalero, figure femminili di grande importanza per la cultura italiana del Novecento, figlie del maestro piemontese cui il festival è dedicato. Cresciute a seguito del padre musicista tra varie città italiane, l’Austria, il Regno Unito e gli Stati Uniti, le sorelle Scalero ereditarono il suo spirito cosmopolita e la passione per l’arte nelle sue varie forme. Alessandra, nata nel 1893 e scomparsa prematuramente a 51 anni, fu crocerossina per la Redcross americana durante la Grande Guerra e fu tra le più importanti traduttrici degli anni Trenta, anima delle collane estere di Mondadori e tra le prime a diffondere in Italia letteratura e teatro statunitensi. Anche Liliana (1895-1976) si distinse per la sua opera di traduttrice, in particolare dal tedesco, e ha il merito di aver diffuso nel nostro paese opere di Goethe, Mann, Schnitzler, Nietzsche. Fu però anche musicista, giornalista e scrittrice: tra la ventina di romanzi che scrisse figura anche “Tre figlie e un padre”, la storia inedita della famiglia Scalero che dà il titolo all’incontro di oggi, e a cui il Festival ha dedicato anche un apprezzato reading su musica domenica 24 novembre a Nomaglio. La più giovane delle tre sorelle, Maria Teresa, divenne invece curatrice della Biblioteca Americana di Roma dopo esperienze da attrice e pittrice. La Biblioteca di Mazzé, paese di origine della madre Clementina Delgrosso, conserva i documenti che testimoniano il percorso artistico di Maria Teresa, insieme agli archivi di Alessandra e Liliana. La conferenza di presentazione, organizzata dal Comune di Mazzé in collaborazione con la Biblioteca Civica, l’Associazione Culturale “I Luoghi e la Storia” e l’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, vede gli interventi degli studiosi Emma Mondino, Paola Bonzanino, Chiara Marola, Stefano Baldi, Eleonora Pagliero, Fabrizio Dassano, con la moderazione di Doriano Felletti. Segue l’esibizione di un duo flauto traverso e chitarra e di un quartetto di fiati formati dagli studenti dell’indirizzo musicale del Liceo Newton di Chivasso. Infine, alle 17.30, viene inaugurata una mostra allestita con suggestivi documenti e fotografie provenienti dai fondi conservati a Mazzé e dall’Archivio Rosario Scalero, custodito a Saluzzo dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte. La mostra è visitabile oggi, sabato 7 dicembre, fino alle 18.30 e poi domenica 8, sabato 14, domenica 15, sabato 21, domenica 22, sabato 28 e domenica 29 dicembre dalle 9 alle 12.
Il compositore Nicola Campogrande al Liceo Botta di Ivrea
Un appuntamento molto atteso - venerdì prossimo, 13 dicembre, alle 17 - chiuderà il ricco 2024 del Festival Musicale Rosario Scalero. Ospite d’eccezione, nella cornice del Liceo Botta di Ivrea, sarà uno dei più grandi compositori contemporanei: Nicola Campogrande. Autore di punta - come fu anche Scalero - della storica casa editrice musicale Breitkopf & Härtel, conduttore radiofonico, direttore di MiTo dal 2016 al 2023 e docente alla Scuola Holden, Campogrande presenterà il suo nuovo libro “Prima la musica!”. L’opera, edita da Lattes e pensata per le scuole, prende le mosse dalla storia e dalla pratica della musica per toccare temi di alto valore civile, quali l’inclusione delle persone disabili, la parità di genere, l’elaborazione degli stereotipi e la cultura della pace. Dopo i saluti della preside del Liceo Botta Lucia Mongiano, e della dirigente dell'Istituto Comprensivo di Pavone Cristina Marta, Nicola Campogrande dialogherà con Marcello Minuti, fondatore di AltoLato, realtà leader nel campo della consulenza per lo sviluppo di persone e aziende. Interverrà al dibattito il musicista ed economista Luigi Filomena, dell’Adriano Olivetti leadership Institute. Gli insegnamenti del libro troveranno un’applicazione pratica nell’esibizione dell’Orchestra della sezione musicale della secondaria di primo grado di Banchette, diretta da Lorenzo Guidolin. La serata si concluderà con un momento particolarmente toccante, in ricordo di Massimo Anselmetti, violinista e insegnante, mancato lo scorso gennaio. Per onorare la memoria del professore, particolarmente amato da studenti e colleghi per le sue doti umane, è stata indetta una raccolta di fondi che ha consentito l’acquisto di un violino francese di inizio Novecento, destinato all’Istituto scolastico. La partecipazione al Festival Scalero di un artista del calibro di Nicola Campogrande, che segue quella di Gegé Telesforo e di altri musicisti e formazioni di primo piano a fianco di giovani talenti da tutta Italia, è una conferma del grande rilievo dell’iniziativa ideata e diretta da Chiara Marola, giunta alla seconda edizione. La rassegna si concluderà con un ultimo appuntamento a Bollengo il prossimo sabato 25 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.
L’ingresso agli appuntamenti di sabato 7 dicembre e di venerdì 13 dicembre è gratuito fino all’esaurimento dei posti.