Festival di Sanremo: oggi, sabato 11 febbraio, la serata finale con il brano di Julien Boverod
Del brano “Polvere” - cantato al Festival di Sanremo da Olly, nome d’arte del 21enne genovese Federico Olivieri - è coautore, arrangiatore e produttore Jvli, al secolo Julien Boverod, 23 anni di Excenex, ad Aosta. Nella famiglia di Julien Boverod la musica è sempre stata una presenza costante, dato che il padre, Flavio, è un noto fisarmonicista e sassofonista. Nel 2016 Julien Boverod si è trasferito a Torino, dove ha iniziato a produrre e creare le prime basi per artisti come Shade e Boro Boro. Dal 2021 a Milano, ora Julien Boverod lavora negli studi di produttori di livello internazionale come Takagi & Ketra e collabora con grandi nomi della musica pop italiana del calibro di Fred de Palma, Baby K e Alfa, con cui ha conquistato 3 dischi d’oro. Nel capoluogo lombardo ha conosciuto Federico Olivieri, che studiava all’Università, e dall’amicizia è nato un percorso artistico comune, culminato con l’affermazione a Sanremo Giovani che ha regalato a Julien Boverod e a Federico Olivieri il pass per entrare tra i big della Festival della canzone italiana. Martedì scorso, 7 febbraio, sul palcoscenico dell’Ariston è salito Federico “Olly” Olivieri che ha cantato “Polvere” mentre Julien “Jvly” Boverod è rimasto dietro le quinte. «Sono felicissimo per Julien - dichiara il papà Flavio Boverod - perché con tanta fatica e impegno sta raggiungendo i traguardi che ha sempre sognato. Se lo merita». . Dal canto suo, Julien Boverod commenta: «Il brano cantato da Olly è rivolto a un pubblico giovane, diverso da quelli che si è abituati a sentire al Festival della canzone italiana ma sicuramente attuale, moderno. Probabilmente per questo motivo al termine della prima serata non era nella parte alta della classifica dopo il voto della giuria della stampa. Tuttavia per gli artisti Sanremo è una vetrina impareggiabile e, spesso, non è la canzone che vince quella che poi ha maggior successo». La prima serata della manifestazione canora, in onda su Rai1 e condotta da Amadeus e Gianni Morandi con la partecipazione di Chiara Ferragni, ha totalizzato ascolti da record: ha superato i 10,7 milioni di spettatori con uno share al 62,4 per cento. Ieri, venerdì 10 febbraio, nella serata dedicata alle cover, Olly si è esibito con Lorella Cuccarini nella canzone “La notte vola” con l’accompagnamento alla chitarra di Julien Boverod che ha pure riarrangiato il brano. Oggi, sabato 11, è il giorno del gran finale del Festival di Sanremo. Nella prima parte della serata si vota solo con il televoto. Una volta individuate le 5 prime posizioni sul podio allargato, le giurie votano insieme, con il 34 per cento affidato al televoto, il 33 per cento alla giuria della stampa e il 33 per cento alla cosiddetta giuria demoscopica. Quest’ultima è composta da 300 persone abituali fruitrici di musica, la cui età minima è di 16 anni, selezionate da un istituto specializzato nel settore dei sondaggi. «È difficile descrivere le emozioni che provo - conclude Julien Boverod - soprattutto dopo che Vasco Rossi ha condiviso su Instagram l’intervista a Olly. Per me l’avventura avrebbe pure potuto finire qui». Da ieri, venerdì 10, è disponibile una versione aggiornata del disco «Il Mondo Gira» che Olly ha pubblicato a dicembre. Prodotto da Jvli, oltre a «Polvere» contiene 4 brani inediti. Tra questi «Meno ma le che c’è il mare» in cui suona la fisarmonica Flavio Boverod.
Inoltre, Julien Boverod nella sua apparizione sul palco indossava un abito sartoriale della giovane stilista di Aosta Silvia Nogara che, con il suo brand “Humpty Dum”, ha pure realizzato i capi di abbigliamento per Rosa Chemical, pseudonimo del cantante Manuel Franco Rocati. Infine la rivista MoltoUomo.it, magazine di moda maschile, si è avvalsa del commento tecnico dello stilista Fabio Porliod, che ha raccontato gli abiti indossati dagli artisti in gara.