Festival AnimaTerrae: raddoppiate le presenze della prima edizione

Festival AnimaTerrae: raddoppiate le presenze della prima edizione
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Si è chiusa domenica scorsa, 22 settembre, la seconda edizione del Festival AnimaTerrae che ha coinvolto i Comuni di Châtillon e Saint-Denis per 8 giorni di spettacoli, performance, conferenze e laboratori. Raddoppiate le presenze rispetto al 2023, registrando quest’anno 600 ingressi. Sono stati 16 gli eventi gratuiti in calendario e 7 gli shooting fotografici (con cui sono stati immortalati i volti del pubblico, anch’essi parte delle anime del territorio) che hanno mosso residenti e turisti da sabato 14 settembre. Anche nel 2024 il calendario si è inserito nel programma di Plaisirs de culture en Vallée d’Aosta per le Giornate Europee del Patrimonio.

Il Festival ha voluto centrare l’attenzione sulle persone, “lavorando” specifica il direttore artistico Enrico Montrosset, «Su un percorso di individuazione, parlando cioè di individui e creature che hanno abitato questi luoghi, e che, attraverso la narrazione della loro vita, esprimono storie universali». Numerosi i nomi di personaggi illustri e altri meno conosciuti che hanno risuonato nelle giornate della rassegna. Di Emile Chanoux ha parlato lo storico Alessandro Celi accompagnato dall’attrice Paola Zaramella che ha letto e reinterpretato alcuni testi. L’archivista Daniela Bernini ha ripercorso la vita di Eugenia Martinet, ancora così poco nota ai valdostani, Maura Susanna ha riproposto in musica alcuni suoi componimenti. Protagonista indiscussa di Saint-Denis è Johanneta Cauda, condannata al rogo nel 1428 perché accusata di stregoneria. Una vita funesta interpretata ancora una volta da Paola Zaramella che ha voluto attualizzarne la biografia parlando di donne, libertà e diritti. La storia di Ida Desandré ha risuonato nelle corde della voce e della chitarra del figlio, Roberto Contardo. Anche il Pekelin e il fumetto a lui dedicato negli anni Settanta hanno trovato il proprio spazio. Il suo mito risale al XV secolo e rappresenta per la comunità di Châtillon un esempio di coraggio e fermezza.

Altro cardine su cui si struttura il Festival è l’arte che diventa mezzo di interpretazione del territorio, strumento di espressione con cui la storia si fa presente. Domenica 22 Selene Framarin e Lorenzo Barbera hanno messo in essere una proposta inedita e originale in cui le opere contemporanee del Museo Gamba a Châtillon hanno assunto un’estetica differente, percepite dal pubblico non solo con la vista ma anche grazie alla musica e ai suoni degli strumenti, in un’esperienza sinestesica di connessione di sensi. Alle 19 il Festival si è chiuso con un omaggio ai fiori, nella loro valenza allegorica e letterale, racchiusi nei componimenti dal medioevo ai giorni nostri. Il duo, per la prima in Valle d’Aosta, composto da Cecilia Lasagno all’arpa e dalla voce di Paola Bertello, ha condotto il pubblico in un viaggio dall’Albania alla Spagna, dall’Inghilterra alla Sicilia, riproponendo antiche poesie e i loro spartiti.

«Il laboratorio artistico e festivaliero di AnimaTerrae conferma la bontà delle sue intuizioni e proposte artistiche e culturali in equilibrio tra produzioni originali e proposte innovative. - continua Enrico Montrosset - Il territorio si riscopre e lo fa restituendo al numeroso pubblico i suoi frutti migliori».

Diversi i generi e gli stili espressi dagli artisti coinvolti, tutti legati dal fil rouge della valorizzazione di luoghi e spazi, a volte noti, altre volte inconsueti nell’ospitare l’arte ma appartenenti alla vita delle comunità locali. Il circo contemporaneo della compagnia teatrale Artemakìa ha animato il Parco Giochi Conte Luda; lo spettacolo di luci, suoni e danza “Physis” e il videoconcerto”Catturato” ispirato al Sistema Periodico di Primo Levi hanno trovato la propria dimensione nel salone polivalente di Châtillon, la Sala del Centro Anziani ha infine ospitato due conferenze.

Non sono mancati gli eventi alla scoperta del ricco patrimonio naturalistico e storico-artistico della media Valle. Il Bosco di Lavesé a Saint-Denis è una perla incontaminata su una terrazza di alberi e prati verdi che rappresentano il giusto grembo per il laboratorio musicale dell’Associazione Tamtando e la cucina partecipata seguita dal pranzo nella Locanda del Centro Ecosostenibile. Il Parco del Gamba, con le sue piante monumentali, ha accolto due appuntamenti di Yoga, all’insegna del benessere. Una visita guidata ha poi accompagnato i partecipanti a inserirsi tra le leggende e la storia del Castello di Cly.

Ancora una volta il progetto AnimaTerrae si mostra sensibile alle nuove generazioni, non solo proponendo spettacoli ed eventi adatti e fruibili a ogni età, ma programmando attività specifiche destinate ai più piccoli, cittadini di oggi, protagonisti del territorio che abitano. Sabato 31 agosto si sono svolti infatti nel Parco del Gamba i laboratori di espressione corporea in natura, tenuti da Romina Bregoli.

Soddisfatto, per questa seconda edizione, il team di progetto. Ringrazia lo staff il Consorzio Saint-Vincent Turismo, capofila del percorso. «Il Festival AnimaTerrae è un’occasione unica per il nostro territorio da offrire ai turisti come ai nostri concittadini. - dichiara la vicepresidente Cristina Rore - Esso indica la via da seguire per una valorizzazione ampia e coerente dei Comuni: la collaborazione da una parte e l’alto livello delle proposte artistiche sono due pilastri a cui non possiamo rinunciare».

Anche il sindaco di Châtillon Camillo Dujany valuta l’esito positivamente: «La seconda edizione ha permesso a tutte e a tutti di apprezzare il territorio del nostro Comune, conoscendo angoli nascosti e approfondendo le storie dei suoi cittadini illustri con un approccio non convenzionale ma fresco, giovane e mai noioso che ha introdotto i partecipanti a tematiche non sempre semplici. Sviluppare un attaccamento al territorio e alle persone che lo abitano passa tanto dal conoscere la storia e le radici che lo contraddistinguono quanto dalla condivisione di tempi ricchi come quelli del Festival». Il Festival AnimaTerrae è organizzato dal Consorzio Saint-Vincent Turismo con il Comune di Châtillon e il Comune di Saint-Denis, a cui si uniscono l’associazione giovanile Les Buébos dé Tsateillon e l’associazione culturale Strade del Cinema. E’ sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Territori in luce”.

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