Festa del Quartiere Cogne tra fede e tradizione
Sabato scorso, 15 luglio, in occasione della festa del Quartiere Cogne, un gruppo di persone nei giardinetti di via Aurora Vuillerminaz, ha partecipato alla messa celebrata dal padre oblato Marcello Sgarbossa, nato nel Quartiere Cogne, e preceduta dalla recita del rosario. Il cielo coperto ha mitigato il caldo opprimente dei giorni scorsi e reso gradevole la temperatura. Alcuni scout del Gruppo Aosta 4 accompagnati da Jacopo Antonacci con la chitarra hanno animato i canti, di cui quello d’ingresso è stato “Grandi cose ha fatto il Signore per noi”. Sull’altare spiccavano una madonnina d’avorio brunito e una composizione floreale con kalanchoe, gladioli e rose, Il celebrante ha iniziato l’omelia ricordando i grandi Santi protettori del Quartiere Cogne: il Sacro Cuore, la Madonna, san Giuseppe, sant’Antonio, venerati in vari punti con cappelle e nicchie, oltre al santuario diocesano di Maria Immacolata, Regina della Valle d’Aosta, inaugurato dal vescovo oblato Maturino Blanchet nel settembre del 1956. Padre Marcello Sgarbossa proseguendo l’omelia ha messo in risalto la visita della Madonna a sua cugina Elisabetta dicendo: «Maria entra oggi a visitare anche questo Quartiere, un tempo abitato soprattutto da operai della Cogne, e viene a portare il dono sublime, immenso, unico: Dio». E poi rivolgendo l’attenzione al braccio di una gru in movimento sopra un palazzo per lavori di riqualificazione ha aggiunto: «Una cosa che sarà bellissima questa, soprattutto vista dall’esterno, ma la realtà di chi vi abita l’interno qual è? Pertanto, bisogna permettere a Maria di entrare, di perfezionare, di purificare le nostre relazioni che non possono essere di indifferenza, ma devono essere di cuore con il vicino di casa, di accoglienza con quello che è arrivato, magari, da una landa sperduta nell’Africa, non fa niente, perché c è una cosa che ci accomuna: l’essere tutti figli dell’unico Dio, protetti e salvati da Gesù Cristo nella modalità che a lui piace. Allora, questa è la grazia che a me pare dobbiamo chiedere a Maria, alla ragazza che come per la cugina Elisabetta viene a visitarci e portarci Gesù, cioè di rafforzare, ravvivare le relazioni tra di noi». Le intenzioni di preghiera dei fedeli con l’intercessione di Maria sono state per gli abitanti del Quartiere Cogne, il vescovo, i sacerdoti, i missionari, le persone impegnate in opere di volontariato, le vittime della droga, i bambini, i genitori, i defunti, per un’intenzione particolare. Il canto finale “Ave Maria, ora pro nobis” ha concluso la messa che ha segnato l’inizio della festa del Quartiere Cogne.