Festa del ciclismo giovedì a Châtillon
Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, 24 ottobre, la sala conferenze della Cva a Châtillon ha accolto i partecipanti alla Festa del ciclismo valdostano, con ospite il presidente federale Cordiano Dagnoni, organizzata dal Comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana presieduta da Francesca Pellizzer per premiare i suoi tesserati del Grand Prix fino ai componenti delle rappresentative per arrivare agli atleti che maggiormente si sono distinti a livello nazionale ed internazionale.
La prima parte della serata è stata interamente dedicata proprio ai Giovanissimi, con la premiazione del “Grand Prix 2024”, che ha visto centocinquanta atleti - in rappresentanza di 10 sodalizi - disputare almeno 5 delle 9 prove del circuito con primo posto per società ai Lupi, secondo all’Orange Bike Team e terzo al Vtt Arnad.
A seguire sono sfilati i protagonisti delle gare nazionali - “Trofeo Kinder” con Filippo De Gaetano, Ilan Bianquin, Mathias Faita e Marta Rizzo e “Trofeo Coni” con Lorenzo Andreo, Nathan Evolandro, Aurora Lecca e Nicolò Salice - ed i migliori classificati della “Skill” nell’ordine i primi Aurora Lecca e Ilan Bianquin, i secondi Maelis Cortese e Nathan Evolandro ed i terzi Amelie Berlier e Nicolò Salice.
Quindi, spazio agli atleti che hanno indossato la maglia rossonera delle rappresentative regionali, con le medaglie tricolori per il fuoristrada di Pietro Mantasia, Raphael Tremblan, Michel Careri, Elisa Giangrasso, Joel Philippot, Fabien Borre e Paolo Costa.
I premi speciali sono stati infine assegnati alla Società Ciclistica Valdostana per il suo 60esimo anniversario, ai Lupi come terzo sodalizio del campionato di società, ai giudici regionali Davide Mantasia, Alberto Tomalino, Alessandro Cerise, Elisa Bich e Romina Greco ed ai protagonisti delle gare di maggior livello come Corrado Cottin, Manuel Dal Pozzo, Sophie Guichardaz, Camilla Martinet, Sophie Riva, Nicole Pesse, Michel Negrini, Mattia Agostinacchio, Filippo Agostinacchio, Andreas Vittone, Gaia Tormena e l’olimpionica Martina Berta, queste ultime prestate al ruolo di “vallette” che hanno assolto ottimamente.