Festa dei Calabresi, partenza con il botto

Festa dei Calabresi, partenza con il botto
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Già alle 18 del primo giorno una lunga fila di persone attendeva l'apertura della cucina. E' partita con il botto giovedì scorso, 19 luglio, la 29esima edizione della Festa dei santi Giorgio e Giacomo, nota come la Festa dei Calabresi, in località Montfleury ad Aosta, uno degli eventi più attesi dell'estate valdostana. Giuseppe “Pino” Tropiano, patron storico della kermesse, è giustamente al settimo cielo, anche perché - come tiene a precisare - «Tutto questo ripaga i tanti sacrifici sostenuti, in quanto organizzare una manifestazione simile è molto impegnativo sotto molteplici aspetti». E non c'è crisi che tenga, perché nessuno, a quanto pare, vuol rinunciare a un piatto tipico calabrese, un giro di tarantella o una serata di divertimento in allegra compagnia. Neppure i turisti mancano, tanto che per la serata di apertura si vedono arrivare gruppi organizzati provenienti da fuori Valle e stranieri. Per Giuseppe Tropiano è tutto regolare: «Attendavamo questo enorme afflusso ed eravamo pronti infatti a gestirlo, alla luce delle numerose telefonate che ci sono arrivate, quindi eravamo consapevoli di partire alla grande». Alla grande dunque, con presenza di francesi, svizzeri e addirittura di canadesi, tutti con un piatto sotto il naso di stocco e patate, di arrosto di manzo, di salsicce al pizzico o di carne di capra accompagnato dal corposo vino rosso calabrese. «Tutti gli anni veniamo a questa Festa per passare una serata diversa - afferma Salvatore Fortunato di Aosta, seduto al tavolo con la moglie Gabriella Paparella e le figlie Emily di 5 anni e Ester di 3 - e si ritorna volentieri durante la settimana. Ci piace la cucina perché io ritrovo i sapori di casa mia». Poco oltre Giuseppe Giliberto aggiunge: «Ogni anno sono sempre presente all'apertura ma ci ritorno pure un altro paio di volte. Vengo per mangiare la carne di capra e per degustare il vino rosso. Insomma, sono un affezionato, tanto da rimandare la mia partenza per le vacanze in Sardegna per non perdermi questo appuntamento. Ma non vengo solo per la cucina perché poi vado nel padiglione del ballo per la tarantella». Viste le premesse, gli organizzatori si aspettano 12 giorni di successi, grazie anche alle attrazioni per bambini presenti nei prati accanto. La novità di quest'anno è il coinvolgimento delle associazioni attive nel sociale, grazie alla presenza dalle 18 alle 22 - nell’ordine di pesenza - di Avis Aosta, Diabetici Valle d’Aosta, Aism, Associazione Valdostana Paraplegici, Alzheimer, Andata e Ritorno, Associazione Italiana Celiachia, Associazione Quartiere Cogne, Tutti Uniti Per Ylenia, Dora Donne, Diapsi e Arcigay, il tutto, come ha dichiarato il sindaco Gianni Nuti, «Nato grazie alla stretta collaborazione tra il Comune di Aosta, il Comitato promotore della Festa e il Coordinamento solidarietà Valle d’Aosta».

Il patron della manifestazione Giuseppe “Pino” Tropiano con le figlie Pasqualina (a destra) e Katia fotografati nella giornata inaugurale di mercoledì
Salvatore Fortunato, nella foto con la moglie Gabriella Paparella e le figlie Emily (a sinistra) ed Ester, è un affezionato frequentatore della manifestazione
L’associazione presente nel primo giorno della kermesse è stata l’Avis di Aosta con da sinistra Umberto Mattone, Aldo Meinardi, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e Federico Molino

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