Festa al San Filippo Neri
San Filippo Neri è «l'inventore», o meglio il patrono dell'oratorio e in particolare di quello che porta il suo nome, accanto alla Cattedrale di Aosta. La Messa nel Campetto, il prato con campo di calcio della parrocchia, segna anche una sorta di ritorno all'incontro, sottolineato da alcuni annunci molto graditi, appuntamenti che si svolgeranno nei mesi estivi e sono in fase di organizzazione. La celebrazione si è svolta martedì scorso, 26 maggio, nel giorno della festa di San Filippo e due giorni dopo la domenica di Pentecoste: «Per me è una ricorrenza particolare - ha detto il canonico Fabio Brédy nell'omelia - perché in questo stesso giorno di 25 anni fa sono stato ordinato diacono: non era una data che avevo scelto, però mi riporta al racconto di Filippo Neri che, proprio il giorno di Pentecoste, mentre pregava nelle catacombe di San Sebastiano, fu riempito dallo Spirito Santo, tanto da averne due costole rotte e una sorta di febbre per tutta la vita». Torna il calore, in positivo, delle cose fatte insieme: «Ci stiamo organizzando per l'Estate Ragazzi - continua il parroco della Cattedrale - e appena sapremo se potremo appoggiarci al Convitto per il pranzo, vi faremo sapere se si svolgerà per tutto il giorno o solo metà giornata. Le iscrizioni saranno per una settimana di attività e ne proporremo tre». Intanto sono state raccolte le disponibilità degli animatori che, prima di aprire ai più giovani, verranno formati e istruiti. Intanto, l'appuntamento più vicino sarà quello della festa patronale: «La ricorrenza di San Giovanni Battista cade giovedì 24 giugno - continua il sacerdote - però anche quest'anno la anticiperemo a domenica 13. Speriamo che le disposizioni sanitarie permettano di festeggiare oltre la messa, anche se non si potrà ancora tornare al pranzo tradizionale». Appena i dettagli saranno definiti, verranno comunicate anche le date e le modalità di partecipazione al pellegrinaggio parrocchiale, che negli anni precedenti la pandemia veniva in genere proposto in primavera, a ridosso delle vacanze d'inverno: «La destinazione sarà Assisi - spiega don Fabio Brédy - dove è sepolto Carlo Acutis, il giovane che quest'anno, assieme al cardinale vietnamita Francois-Xavier Nguyen Van Thuan, è stato il "testimone" che ha segnato i percorsi di catechesi».
Nella settimana dedicata a San Filippo, si sono conclusi gli incontri del catechismo per tutte le fasce d'età. Si guarda ora ad una rinascita: «Facciamo nostro l'esempio di Filippo Neri, che nonostante le prove che ha dovuto sostenere non ha mai perso il sorriso e il buon umore. - conclude il parroco - Dobbiamo anche noi cacciare freddezza, tristezza e fiacchezza. In un anno come questo abbiamo bisogno si superare l'insensibilità. Filippo aveva la gioia di sapere che nulla ci può lasciare a terra e bbiamo bisogno di essere aiutati a vincere le mollezze, il nostro non aver voglia di ripartire».