Ferrovia, la Cgil sollecita la riapertura della linea Aosta-Pré-Saint-Didier
La tratta feroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier è stata chiusa dal 2015 per volere «di una politica che non è stata lungimirante all'epoca e non lo è nemmeno oggi e va riaperta il prima possibile, per i lavoratori e per tutta la collettività». A sostenerlo, in un incontro sui problemi della mobilità e dei trasporti, svoltosi nella mattinata di martedì scorso, 22 febbraio, ad Aosta, nel salone della Cgil VdA, è la segretaria della Filt Cgil della Valle d'Aosta, Cristina Marchiaro. All'incontro, organizzato dalla Filt Cgil Vda, ha partecipato anche il segretario nazionale Stefano Malorgio. «Non ci sono motivi per tardare nella realizzazione dei lavori necessari per la ripresa del servizio di trasporto» afferma Cristina Marchiaro, che è anche una ex capotreno che ha lavorato proprio su quella tratta. «Oggi è una linea abbandonata e distrutta dai vandali - spiega - mentre sei anni fa era attraversata da treni pieni di studenti, pendolari, lavoratori e turisti». E aggiunge: «all'assessore regionale che nei suoi tweet ci definisce dei sognatori rispondo dicendo che è vero, noi desideriamo questa riapertura, ma loro continuano a dormire». Entrando poi nel merito della riattivazione della tratta ferroviaria, «c'è una legge regionale, alla quale noi abbiamo contribuito, che prevede la sua riapertura, c'è un accordo quadro fra Regione e Rete Ferroviaria Italiana, sono stati fatti degli studi per l'incremento del peso assiale e Rfi ha già alcune risorse a disposizione, ora è il momento di realizzare le opere e riattivare il servizio». La riapertura «consentirebbe anche di programmare un servizio locale fra Châtillon-Aosta- Pré-Saint-Didier - aggiunge -, in grado di servire l'utenza di una parte importante della regione durante i lavori di elettrificazione» della tratta Ivrea-Aosta e «rappresentare una risposta anche ai lavoratori nei periodi di interruzione del servizio». Riguardo invece ai lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta, che dovrebbero cominciare nel dicembre del 2023, «ci deve essere fin d'ora un ruolo attivo della Regione per evitare chiusure generali di vari anni», precisa la segretaria, che suggerisce l'apertura immediata di un confronto.