Ferragosto con il «pienone», si annuncia una stagione molto positiva Albergatori preoccupati per l’aumento dei costi: «Il gasolio è raddoppiato»

Ferragosto con il «pienone», si annuncia una stagione molto positiva Albergatori preoccupati per l’aumento dei costi: «Il gasolio è raddoppiato»
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Una grande voglia di vacanze e di montagna. E’ un’ottima stagione quella che sta entrando nel vivo, con buone speranze, attese e aspettative anche per settembre e ottobre. I flussi turistici di giugno, pubblicati sul portale della Regione, si avvicinano a quelli record del 2019, l’ultimo anno prima dell’emergenza sanitaria. Lo conferma anche Filippo Gérard che ritiene che luglio e agosto confermeranno questo trend molto positivo. «Ferragosto è sempre una data che lascia il tempo che trova. In questi giorni tutte le località sono piene e così è sempre stato», dichiara il Presidente dell’Adava, l’associazione che raduna gli albergatori e gli operatori della ricettività turistica della nostra regione, «però in linea di massima sarebbe più importante avere meno gente il 15 agosto, che è un giorno solo, e piuttosto un ottimo mese di settembre».

Filippo Gérard crede che si debba uscire dalla logica dei sondaggi su date che sono tipicamente «di vacche grasse», come Ferragosto e Capodanno, ritenendo più utile ragionare sul lungo termine, «perché l’incasso si costruisce su 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno, non su date singole che, per quanto possano essere buone, non possono salvare il bilancio di 1 anno».

Parlando della stagione, prosegue il Presidente degli albergatori, «Da diverse località ci viene già detto che su settembre stanno cominciando a muoversi le prenotazioni, con un ritorno degli stranieri anche grazie agli eventi, dal Tour du Mont Blanc al Tor des Géants, che torneranno a portare molte persone dall’estero sui nostri sentieri. Un turismo per noi di fondamentale importanza». Poiché anche la situazione sanitaria sembra andare verso un miglioramento, sempre secondo Filippo Gérard, sarà nell’insieme «Un’ottima stagione vicino a quella 2019, che era stata da record. Merito anche della campagna pubblicitaria della Regione, che ha dato un grande aiuto al turismo e ha ben rappresentato la Valle d’Aosta come destinazione che offre spazi aperti e tempo per ritrovare se stessi nella suggestione delle montagne». Descrivendola come «Una montagna vera, che si antepone a quella più turistica di altre aree del Nord, una montagna più dura e più affascinante, con peculiarità e ricchezze, quali gli alpeggi in quota e i Quattromila, che la distinguono dalle altre località montane e sono dei “plus” molto importanti».

L’unico problema sottolineato da Filippo Gérard è quello dell’aumento dei costi delle materie prime: «Presenze e fatturato sono molto positivi, però l’aumento dei costi non sarà trascurabile ed è preoccupante. Gli alberghi dovranno fare il pieno di gasolio da riscaldamento con un prezzo che sfiora i 2 euro al litro, quasi il doppio rispetto alla quotazione dell’anno scorso, che era intorno a 1,10 euro al litro».

«Ci auguriamo che l’autunno possa confermare i dati positivi che aveva registrato ottobre 2021, il che la farebbe diventare una stagione molto lunga, da fine maggio per arrivare al Ponte dei Santi», conclude Filippo Gérard. «Ciò significa tanto lavoro, indotto, occupazione, fatturato per i fornitori e per tutto il mondo dell’economia valdostana che gira intormo al turismo».

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