Feeling Mountain, altre 2 date
Entra nel vivo Courmayeur Feeling Mountain, la rassegna che porta ai piedi del Monte Bianco le storie e i volti di chi – nel passato e nel presente – ha incarnato una visione etica del rapporto tra uomo e vette.
Quattro appuntamenti, ogni venerdì alle 21.15 al Jardin de L’Ange, per raccontare la montagna attraverso i suoi protagonisti. Dopo l’alpinista francese Charles Dubouloz - venerdì scorso, 29 luglio - e Catherine Destivelle, ieri venerdì 5 agosto, si tornerà a parlare di alpinismo italiano venerdì prossimo, 12 agosto, con Matteo Della Bordella e il suo libro «La via meno battuta» edito da Rizzoli, intervistato dal giornalista Luca Casali. Sarà l’occasione per esplorare, tramite immagini e filmati brevi, il suo modo di andare in montagna, che l’ha portato nel 2015 a vincere il premio Grignetta d’oro, conferito al miglior alpinista italiano sulla base dell’attività svolta nei due anni precedenti e della sua visione dell’alpinismo. Della Bordella parlerà del suo legame con la Patagonia e dell’ultima grande avventura sul Cerro Torre, ricordando gli amici scomparsi Bernasconi e Pasquetto, oltre alla spedizione dell’estate 2021 in Groenlandia, dove ha percorso l’avvicinamento in kayak per poi scalare una bellissima parete chiamata “Siren tower”.
La rassegna si conclude venerdì 19 agosto con i valdostani Pietro Picco e Marco Camandona, in un incontro moderato dal giornalista Luca Casali. Gli alpinisti racconteranno le loro ultime imprese sul Nanga Parbat, in cordata con Roger Bovard, Emrik Favre e Jerome Perruquet. In particolare Picco, nato e cresciuto a Courmayeur, parlerà dell’apertura di una nuova via “Valle d’Aosta Express” sul Nanga Parbat, realizzata insieme a François Cazzanelli sulla parete Diamir in attesa di scalare gli 8mila.
Durante la serata ci sarà spazio anche per ripercorrere le altre salite di rilievo effettuate come la Cresta Integrale di Peuterey, la Gabarrou Silvy all’Aiguille Verte e il Cerro Torre, il 4×4000 e il Dhaulagiri (8.167 metri).