Federico Pellegrino terzo a Davos tra i grandi Fesa Cup: Federica Cassol trionfa nella sprint
Un ritrovato Federico Pellegrino, dopo i malanni rimediati in Norvegia e Svezia, ha conquistato nella sua Davos in Svizzera con il terzo posto nella sprint skating il primo podio stagionale per lo sci di fondo azzurro, il 43esimo della sua carriera (8 solamente a Davos) con 17 vittorie individuali in 244 gare, nei Grigioni arriva dopo i 4 successi del 2014, 2015, 2020 e 2022, i 2 secondi nel 2017 e 2018 e il terzo posto del 2013. Nella quarta tappa di mercoledì scorso, 3 gennaio, del Tour de Ski con finale suggestiva in notturna sui 750 metri da ripetere 2 volte “Pelle” è stato sesto in qualifica a 3 secondi da Lucas Chanavat, primo nei quarti e secondo in semifinale sulle code del francese. In finale Pellegrino ha lottato come un leone "ferito" ed è finito terzo dietro al francese Chanavat (quarta vittoria, seconda in questo Tour) e di qualche centimetro alle spalle dello svedese Edvin Anger, più giovane di 12 anni di Chicco. Con questo risultato il 33enne poliziotto di Nus che abita a Gressoney-Saint-Jean ha conquistato il podio per la 12esima stagione consecutiva da quella prima volta il 15 gennaio 2011 a Liberec in Repubblica Ceca.
Ma il risultato poteva essere ancora migliore senza la vergognosa decisione della Fis sul "caso Chanavat". Il francese domenica a Dobbiaco nella 10 km classica, mentre Anger e Pellegrino lottavano e concludevano divisi da 1 secondo 22esimo e 25esimo, andava a spasso, si riposava e finiva 79esimo a 4'11” dal finlandese Perttu Hyvarinen, fuori tempo massimo con altri 12 atleti e 2 donne kazake. Il regolamento prevede l'esclusione dalla classifica di chi accusa un distacco superiore al 15 per cento del tempo del vincitore. La Fis ha deciso tra la contestazione feroce di Italia, Finlandia e altre nazioni di riammettere tutti i 15 e di salvare così Chanavat che 72 ore dopo è tornato a vincere. La Fis in questi giorni è stata contestata anche per la decisione della partenza ad onda della 20 km inseguimento di giovedì a Davos (cosa ridicola con gli abbuoni per gli sprint) per poi fare marcia indietro alle 23 della vigilia e per le annunciate cancellazioni dalla Coppa del Mondo nel 2025 in Norvegia della 50 km di Holmenkollen (la classicissima con decine di migliaia di spettatori) e della sprint di Drammen.
Federico Pellegrino sabato 30 dicembre nella sprint skating di Dobbiaco vinta da Chanavat era stato 11esimo, sesto in semifinale dopo il 14esimo tempo in qualifica, domenica 31 nella 10 km classica si era difeso con il 25esimo posto e lunedì 1° gennaio nella 20 ad inseguimento si era riportato sul gruppo dei terzi per poi chiudere nono a 4 secondi dal podio con l'ottavo tempo di frazione nella gara conquistata dal norvegese Harald Amudsen (26esimo dopo una caduta nella successiva sprint di Davos).
Con il terzo posto nella sprint di mercoledì il valdostano era pure terzo in classifica nel Tour a 25 secondi da Amudsen e a 14 dall'altro norvegese Erik Valnes. Poi giovedì 4 nella 20 km classica in Svizzera Pellegrino si è portato sul gruppo di testa dopo un bell'inseguimento e ha amministrato con giudizio, chiudendo decimo a 1'14" in una gara con podio tutto norvegese e con Harald Amudsen che ha ipotecato la vittoria finale del Tour domani, domenica 7, in Trentino.
In classifica Federico Pellegrino è diventato ottavo a 1'22” da Amudsen ma a soli 33 secondi dal podio con 2 norvegesi appaiati al secondo posto. Per lui nella manifestazione più importante della stagione, senza Mondiali e Olimpiadi, potrebbe arrivare il miglior risulrato in carriera nelle distance dopo la 15 km classica di oggi, sabato 6, al Lago di Tesero e la 10 km skating di arrampicata di domani, domenica 7, al Cermis.
Tour amaro invece per Francesco De Fabiani con l'alpino gressonaro che si è fermato dopo il 74esimo posto in qualifica nella sprint di sabato e il 43esimo nella 10 km di domenica. Tra le donne le debuttanti Federica Cassol dopo la sprint di sabato (brava e sfortunata a chiudere 32esima a 2"38 in qualifica a soli 61 centesimi dall'accesso ai quarti di finale) e Nadine Laurent non in buone condizioni di salute (44esima nella sprint e 64esima nella 10 classica) domenica scorsa hanno lasciato il Tour, come già previsto, per trasferirsi in Fesa Cup per la 3 giorni ad Oberwiesenthal in Germania.
Valdostani in Fesa Cup in Germania: Federica Cassol trionfa nella sprint
Sulle piste tedesche di Oberwiesental, dove nei Mondiali giovanili del 2020 Emilie Jeantet di Cogne sfiorò il podio con 2 quarti posti, sono 5 i valdostani tra i 22 convocati azzurri in gara in questo fine settimana per la Fesa Cup (ex Coppa Europa e Opa Cup) con il ritorno di Michael Abram, l'arrivo dal Tour de Ski di Federica Cassol e Nadine Laurent e la conferma degli juniores Virginia Cena e Tommaso Cuc.
La sprint a tecnica libera di ieri, venerdì 5, ha visto i nostri fondisti grandi protagonisti: fuori sabato scorso a Dobbiaco dopo le qualifiche per soli 61 centesimi al debutto in Coppa del Mondo, Federica Cassol si è rifatta addirittura dominando ogni fase della gara assoluta femminile. L'alpina di Sarre, compagna di Michael Abram nella vita, ha preceduto in finale la tedesca Anne Maria Dietze e la svizzera Aline Kaelin con Nadine Laurent, più giovane di 3 anni, uscita nei quarti come terza e classificata 13esima. In qualifica la Cassol era stata la migliore e la Laurent seconda a 26 centesimi.
Invece Mikael Abram è tornato in azzurro con il decimo posto, fuori in semifinale dopo il 14esimo tempo in qualifica, con gara aggiudicata all'azzurro Alessandro Ciocchetti su Simone Mocellini, al rientro dopo l'intervento chirurgico alla mano. Negli under 20 Tommaso Cuc è stato 34esimo, quarto italiano, a 66 centesimi dalla qualifica mentre Virginia Cena, 23esima e quarta azzurra in qualifica, ha concluso bene all’ottavo posto nella gara vinta dall'andorrana Gina Del Rio.
Il programma di Oberwiesental prevede oggi, sabato 6, la mass start 20 km a tecnica libera e domani, domenica 7, l’individuale classica sui 10 chilometri.