Federico Pellegrino domenica nella mitica 50 di Holmenkollen e martedì nella sprint di Drammen
Federico Pellegrino, capace quest’anno di salire sul podio delle sprint con il secondo posto a Minneapolis negli Stati Uniti e in staffetta a Oberhof in Germania e al terzo posto a Davos in Svizzera, guarda sempre più alle gare distance e domani - domenica - alle 10.30 correrà sulla collina di Oslo, dove non sarà presente come avviene sempre re Harald V ricoverato in ospedale, la mitica 50 km classica di Holmenkollen e martedì 12 alle 11,30 e alle 14 sarà in pista sempre in Norvegia ma a Drammen nella sprint classica. Sono queste 2 gare che una Fis che sta distruggendo lo sci di fondo (calendario di questo ultimo fine settimana a Lahti da ospedale psichiatrico con team sprint al venerdì, 20 km al sabato e sprint con sfida tra chi aveva riposato per 2 giorni come Lukas Chanavat, faticato per 3 giorni come Chicco Pellegrino o vinto tutto come Joannes Klaebo) per la prossima stagione vuole cancellare dal programma della Coppa del Mondo. Sarebbe se come nella discesa non si considerasse più Kitzbuhel, nel tennis Wimbledon e nel ciclismo la Parigi-Roubaix o la Milano-Sanremo.
In terra finlandese, nella sua Lahti che lo ha visto campione del Mondo e reso felice più volte, dopo il sesto posto in rimonta con Elia Barp di venerdì nella team sprint Pellegrino ha chiuso 17esimo la 20 km classica 2’24” da Joannes Klaebo (tripletta per lo straordinario norvegese con 79 vittorie e 103 podi in 145 gare) e poi domenica 19esimo in qualifica e quinto in finale nella sprint skating con arrivo al fotofinish per il podio alle spalle di Klaebo con secondo Lucas Chanavat, terzo lo svizzero Valerio Grond e quarto il norvegese Even Northug.
Nadine Laurent, dopo le prime 2 gare in Coppa del Mondo a Dobbiaco e l’11esimo posto nella team sprint di venerdì con la trentina Nicole Monsorno, domenica si è piazzata 49esima (poi diventata 48esima per la squalifica della svedese Frida Karlsson) e non si è qualificata nella sprint a 16”02 da Jonna Sundling davanti altre 3 svedesi, gara vinta dalla norvegese Kristine Stavas Skistad, concludendo terza tra le azzurre dopo la Monsorno 39esima e Caterina Ganz 44esima per poi rientrare in patria con tutte le altre giovani.