Federica Brignone è record femminile azzurro in Coppa del Mondo

Federica Brignone è record femminile azzurro in Coppa del Mondo
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E sono 25 le vittorie per Federica Brignone. La “tigre” e carabiniera di La Salle domenica a Kvitfjell in Norvegia è sbucata nella nebbia e ha conquistato il suo decimo supergigante che insieme a 10 giganti e 5 combinate costituiscono il suo prezioso bottino da quell’ottobre 2005 a Soelden in Austria quando conquistò il primo trionfo. Meglio di lei ha fatto solo Alberto Tomba nella storia dello sci italiano con 50 successi e, con questa affermazione, si lascia alle spalle Gustavo Thoeni e Sofia Goggia a quota 24 e Deborah Compagnoni a 16.

Sabato nel primo supergigante (recupero della Val di Fassa con cancellazione della discesa per l’impossibilità di finire una prova cronometrata in Norvegia) sulle piste olimpiche di Lillehammer 1994 la Brignone era abbastanza amareggiata per il sesto posto rimediato a soli 31 centesimi dalla più che mai regina di Coppa svizzera e ticinese Lara Gut-Behrami ed a 18 centesimi dal podio occupato dalle austriache Cornelia Huetter e Miriam Puchner. Domenica in una gara sospesa più volte e ritenuta valida dopo 41 discese su 48 in condizioni di visibilità precarie Federica Brignone ha vinto con 61 centesimi sulla Gut-Behrami e sulla ceca 2 volte campionessa olimpica Ester Ledecka. E’ arrivato in 330 gare anche il 66esimo podio con la quarta affermazione stagionale e il decimo podio per lei che non vinceva da 77 giorni dopo il supergigante di Val d’Isère.

Ora la Brignone è salita al secondo posto della classifica generale con 1.268 punti (59 più di Mikaela Shiffrin) ed a 326 punti dall’ormai quasi irraggiungibile Gut-Behrami dopo 33 gare su 39 quando mancano 2 giganti, 1 discesa, 1 supergigante e 2 slalom, prima ad Are in Svezia oggi e domani, sabato 9 e domenica 10, e poi da sabato prossimo 16 marzo le finali di Saalbach in Austria. Nella Coppa di supergigante dopo 8 gare su 9 la carabiniera teoricamente può ancora vincere perché è terza a 466 punti, 74 dalla Gut-Behrami e 5 da Cornelia Huetter, ma per imporsi nella finale di Saalbach in caso di vittoria della valdostana la ticinese dovrebbe andare fuori dalle 10. Gli obiettivi della Brignone sono ora di raggiungere le 5 vittorie e gli 11 podi stagionali, ne manca 1, ed i 1.378 punti portati a casa nel 2020 quando vinse la Coppa del Mondo generale.

“Avrò 34 anni a luglio, mi sto divertendo e non vedo proprio perché dovrei smettere ora” ha sottolineato al traguardo in Norvegia a chi le chiedeva lumi sul futuro. Oggi, sabato, alle 10.30 e alle 13.30 sarà il penultimo gigante della stagione e domani, domenica, la Brignone tornerà in gara ad Are in Svezia tra i paletti stretti dello slalom, la rimonta sembra impossibile ma finché la matematica lo permette è lecito sognare. Chi invece fa festa ad Aspen in Colorado è Matteo Joris, grande chef degli slalomisti svizzeri, vincitore domenica scorsa in slalom con Loic Meillard dopo una buona stagione tra i paletti stretti per la squadra rossocrociata.

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