Federica Brignone e Sofia Goggia al Breuil dopo il flop dei maschi per vento e neve
Alessandro Manzoni avrebbe detto, senza dover considerare le proteste degli ambientalisti per le ruspe sul ghiacciaio, che questa Speed Opening di apertura delle gare di discesa libera di Zermatt-Cervinia "non s'ha da fare". Se lo scorso anno ad ottobre mancava la neve sul tratto finale della Gran Becca per le prime 4 gare transfrontaliere della storia del Circo Bianco quest'anno a novembre, più avanti e vicino alla stagione invernale da lanciare con un grande evento sciistico ai piedi del Cervino, è stato il forte vento in quota e la troppa “materia prima” che si è ammassata soprattuto contro le reti di protezione a rendere vano il grande lavoro degli uomini della Cervino Spa e di centinaia di volontari, uomini e donne.
Purtroppo dopo la bellissima giornata della prima prova cronometrata di mercoledì 8 (con immagini del Cervino a luccicare come un diamante e il secondo tempo del debuttante idolo di casa Benjamin Alliod) con pista comunque non velocissima e neve fresca che ha costretto in molti a saltare una porta nel primo assaggio della Gran Becca, da giovedì 9 a domenica 12 novembre sono "saltate" le altre 2 prove cronometrate e soprattutto le 2 gare, anche dopo l'abbassamento della partenza ai 3.500 metri del via delle gare femminili con un percorso tutto in territorio valdostano come è per le 2 competizioni delle donne di oggi e domani, sabato 18 e domenica 19.
Si ricomincia così a lavorare, prima smontare e poi rimontare tutto in pista e nella zona d'arrivo con possibilitè per chi ha acquistato il biglietto per le 2 gare uomini di essere rimborsato e tutto il carrozzone che si sposta da Zermatt al Breuil dove sono i sorteggi, le premiazioni e dove è stato accolto negli alberghi tutto il grande “Barnum” del Circo bianco, seppure a sole tinte rosa.
In verità erano appena 68 le atlete iscritte alla prima prova non disputata mercoledì scorso, 15 novembre, per il vento (66 alla seconda di ieri, giovedì) con Sofia Goggia a festeggiare il 31esimo compleanno e a sciare fuori pista, tenendo conto delle selezioni delle varie squadre come l'Italia che ha presentato 13 ragazze per 9 posti a disposizione per ogni gara.
C'è comunque parecchia amarezza per tutti perché, in questo caso, l'avversario da contrastare era troppo forte e sicuramente la nota stonata sono le interviste televisive del vice presidente Marco Mosso (attuale massimo dirigente dell’Asiva) con il sorriso sulle labbra, per festeggiare cosa? Non basta poter pensare di avere fatto sapere al mondo dello sci in prospettiva della stagione turistica che la neve a Zermatt e a Breuil-Cervinia c'è ed è tanta. Il presidente del Comitato Organizzatore, lo svizzero Franz Julen, ha parlato in una intervista al giornale Blick di importante copertura assicurativa per una spesa complessiva per le 4 gare ancora da definire ma comunque di almeno 7 milioni e 200mila euro.
Si pensa al futuro
Ora si pensa già al futuro e, nonostante il grande "peso" politico degli svizzeri nella Fis, è difficilmente ipotizzabile che ci sia un domani per le gare in questa collocazione. La Federsci internazionale sarebbe orientata ad uno slittamento a fine marzo o aprile che però gli organizzatori, da Franz Julen a Federico Maquignaz, hanno già rispedito al mittente non dicendosi interessati viste le presenze sulle piste e negli alberghi già troppo significative in primavera e perché verrebbe meno lo spirito della Speed Opening per lanciare la stagione turistica con immagini meravigliose delle nostre montagne cartolina come quelle di mercoledì 8 novembre. Purtroppo da giovedì 9 in poi non è stato più così.
A livello agonistico è un peccato non avere potuto vedere gareggiare in casa Guglielmo Bosca, da una vita a Courmayeur e cresciuto nel Crammont, e Benjamin Alliod di Fénis che, dopo essersi conquistato il debutto in Coppa del Mondo davanti alla sua gente, dovrà aspettare ancora e potràincorniciare quel pettorale 61 che in gara non ha potuto indossare. Tuttavia è solo un rinvio per Benjamin Alliod perché ai primi di dicembre a Beaver Creak sono previste 2 libere e 1 supergigante di Coppa del Mondo e gli uomini jet azzurri sono partiti ieri, venerdì 16, per Copper Mountain e la trasferta negli Stati Uniti. La Fis è comunque intenzionata a recuperare almeno 1 delle 2 discese in Val Gardena, possibilmente giovedì 14 dicembre, abbinata al superG di venerdì 15 e alla libera di sabato 16.
Le donne tra vento e neve
Ora a Breuil Cervinia in una gara che di transfrontaliero non ha più la pista ma solo l'organizzazione ci affidiamo alle donne con 2 discese oggi, sabato 18, e domani, domenica 19, con grande tifo per le azzurre e soprattutto per la "tigre" di La Salle con il Fans Club salito ad oltre 4.000 aderenti in una località dove Federica Brignone ha sempre detto di trovarsi a casa.
Qui al Rascard, albergo ai piedi di Cervinia, è il presidente del suo Fans Club Rudy Vallet, al Breuil c'è Egidio Sertorelli che si coccola le azzurre nel suo albergo. Per la Brignone, tempo permettendo, quella di oggi è la gara 307 in Coppa del Mondo con 57 podi, 5 in discesa con 4 secondi e 1 terzo posto, 21 vittorie e nessuna in libera dal 2015 a Soelden. Tra le grandi favorite con le svizzere Lara Gut-Behrami e Corinne Suter, austriache e americane è sicuramente Sofia Goggia, 31 anni mercoledì, di casa a Cogne dove la famiglia ha una baita sopra Gimillan, che va alla caccia della 23esima vittoria e del 49esimo podio dopo 167 gare di Coppa. Poi Elena Curtoni, Laura Pirovano, le sorelle Nicol e Nadia Delago e le altre giovani azzurre a caccia di un buon risultato. L'importante è poter gareggiare per dividersi un montepremi di 200mila franchi svizzeri, con 60mila per la vincitrice e 50mila di bonus in caso di doppietta oggi e domenica. Alle prime 3 nella premiazione a Cervinia andrà anche il Cervino riprodotto in scultura dal bravo artista votornein Giangiuseppe Barmasse.
Nelle prove cronometrate di mercoledì 15 purtroppo la musica non è cambiata e per il vento forte non si è potuto affrontare la Gran Becca. Giovedì 16 la prima concorrente a partire è stata la statunitense Isabelle Wright con il 17 per Federica Brignone, curiosamente lo stesso numero di vittorie in Coppa in discesa della sua compagna Sofia Goggia. La più veloce è stata l'austriaca Christine Ager in 1'35"81 con sesta la Goggia, 16esima a 2"04 la Brignone e 33esima l'alpina Marta Bassino che ha cambiato idea ed ha preferito Cervinia, a cui in un primo tempo aveva rinunciato, alla preparazione per il gigante in Svezia. Ieri, venerdì 17, il vento forte e la neve hanno fatto cancellare anche la terza prova cronometrata e, quindi, come per gli uomini si è fatta 1 sola discesa. Oggi, sabato 18, alle 11.45 le condizioni dovrebbero essere migliori, mentre domenica dovrebbero peggiorare. Le iscritte sono 54, 9 delle quali italiane (assente Marta Bassino), con numero 19 la Brignone e ad aprire la gara la statunitente Breezy Johnsson. Comunque speriamo che sia la volta buona e che non si debba ricorrere a manzoniane citazioni.