«Fascisti, andate via»: polemica dopo l’aggressione a due esponenti di Fratelli d’Italia nell’ex Cittadella dei Giovani

«Fascisti, andate via»: polemica dopo l’aggressione a due esponenti di Fratelli d’Italia nell’ex Cittadella dei Giovani
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Dopo il tafferuglio scoppiato nella notte tra sabato 2 e domenica 3 novembre negli spazi di Plus, l’ex Cittadella dei Giovani di Aosta, che ha coinvolto 2 esponenti di Fratelli d’Italia - il coordinatore cittadino del partito Lorenzo Aiello e il consigliere comunale di Saint- Pierre Armando Mascaro - non sono state ancora sporte denunce. Infatti contattato ieri, venerdì 8 novembre, Lorenzo Aiello dichiara: «Le indagini sono affidate alla Digos, io sto valutando cosa fare».

La ricostruzione dell’accaduto L’episodio è avvenuto durante la serata conclusiva del Festival cinematografico FrontDoc: era in programma un concerto dei Meganoidi seguito da un Dj set. Lorenzo Aiello e Armando Mascaro si trovavano nella Caffetteria e stavano chiacchierando con il musicista Philippe Milleret, leader del movimento Pays d’Aoste Souverain. A un certo punto, racconta Lorenzo Aiello, si avvicina una ragazza che gli chiede di spostarsi all’ingresso e poi gli dice «Qui non sei una persona gradita, sei un fascio di merda, sei di Fratelli d’Italia». Lorenzo Aiello risponde che non intende andarsene, poco dopo, però, nello spazio antistante la Caffetteria, si ritrova accerchiato da una decina di persone che lo spingono a terra e lo insultano.Intervento provvidenziale

Philippe Milleret interrompe l’aggressione ma viene chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine e sul posto giungono Polizia e Carabinieri. Durante le operazioni per identificare i presenti, il giornalista aostano Orlando Bonserio, 42 anni - completamente estraneo all’accaduto -, non acconsente al controllo da parte degli agenti di una Volante e viene quindi condotto in Questura. Risulta ora indagato per rifiuto di fornire le proprie generalità ed oltraggio a pubblico ufficiale.

L’episodio che ha visto loro malgrado protagonisti Lorenzo Aiello e Armando Mascaro ha suscitato una serie di reazioni. La direzione di FrontDoc in una nota si dichiara rammaricata «Per l’accaduto e per il fatto che una festa all’insegna del cinema e dello stare insieme diventi un’occasione di tensioni, in disaccordo con lo spirito inclusivo, partecipativo e democratico che caratterizza la nostra manifestazione che da sempre promuove i valori costituzionali e del confronto civile. Il personale del Festival è intervenuto prontamente per bloccare le possibili violenze, dialogando con le parti. Il Direttore tecnico in concerto con la Direzione artistica ha chiamato le Forze dell’Ordine per porre fine a ogni incidente. I membri di FrontDoc, in alcun modo collegati a quanto sfortunatamente accaduto, condannano e prendono le distanze da ogni forma di violenza e di discriminazione».

Il sindaco Gianni Nuti sostiene che «Nessuna responsabilità può essere attribuita a “Plus”, né a referenti per conto del Comune di Aosta o in qualche modo legati all’Amministrazione», né tantomeno «Al personale che gestisce gli spazi della struttura che invece, come risulta dai primi riscontri, si è adoperato per calmare gli animi».

Solidarietà e polemiche

Il sindaco Gianni Nuti aggiunge che «Siamo profondamente dispiaciuti e rammaricati di quanto accaduto, indipendentemente dalle responsabilità che andranno accertate da chi di dovere. Da sempre questa Amministrazione ha condannato e condanna ogni forma di intolleranza, di discriminazione e ancor più di violenza, sia verbale sia fisica, a prescindere da qualsiasi altra considerazione. L’assessore Samuele Tedesco ha personalmente sentito l’ex consigliere comunale Lorenzo Aiello per esprimergli solidarietà a titolo personale e a nome dell’Amministrazione comunale che gestisce il progetto Plus». A Lorenzo Aiello e ad Armando Mascaro è stata espressa piena solidarietà pure da Fratelli d’Italia sia a livello regionale che a livello nazionale, con il capodelegazione del partito al Parlamento europeo Carlo Fidanza che commenta: «Insulti, spintoni, sputi, calci e pugni: quello che è successo ad Aosta è vergognoso e preoccupante perché riflette un clima d’odio che tutti, soprattutto a sinistra, devono avere il coraggio di condannare fermamente».

«Situazione paradossale» A prendere posizione è anche Pays d’Aoste Souverain, in una nota firmata dal responsabile politico Christian Sarteur: «Quando si impedisce a una persona di frequentare luoghi pubblici è fascismo. Triste e paradossale che l’epurazione sia avvenuta da ignoranti sinistroidi ai danni di un quieto rappresentante della destra. Lodevole che nella concitazione dell’aggressione a frapporsi tra le parti sia stato un rappresentante di Pays d’Aoste Souverain, movimento agli antipodi di Fratelli d’Italia, ma rispettoso della democrazia e soprattutto della persona». Il riferimento è a Philippe Milleret che racconta: «Molti mi hanno detto che ho fatto bene a intervenire perché indipendentemente dalla fede politica bisogna difendere una persona che viene malmenata. Ma sono rimasto basito da alcuni miei amici di sinistra secondo cui mi sarei messo dalla parte di un fascista. Affermazione che trovo terrificante. Accuso questi sinistroidi di usare metodi della Repubblica di Salò per imporre il loro punto di vista. Il messaggio che deve passare, invece, è quello della non violenza».

Da sinistra Lorenzo Aiello, Armando Mascaro e Philippe Milleret

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