Farchetta, super reina di Nus nel terzo peso Vince la finalissima per tre anni consecutivi

Farchetta, super reina di Nus nel terzo peso Vince la finalissima per tre anni consecutivi
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Lorenzo Rosset di Nus non dimenticherà mai il combat final all’arena Croix-Noire di Aosta di domenica scorsa, 20 ottobre. Infatti la sua Farchetta ha centrato un traguardo che non ha precedenti: per la terza volta consecutiva ha conquistato il bosquet in terza categoria. Il successo è giunto al termine di un confronto molto acceso con Negrò di Stefano Charrier di Quart. «Avevano già combattuto nei quarti di finale all’arena Croix-Noire nel 2022 - ricorda Lorenzo Rosset - in uno scontro molto duro, vinto da Farchetta. E secondo me si sono riconosciute. Infatti Farchetta ha attaccato subito a testa bassa l’avversaria, sapendo di avere di fronte un osso duro che doveva allontanare in fretta, prima di esaurire le energie che le erano rimaste. Negrò ha resistito con tutte le sue forze, non regalando niente a Farchetta e rispondendo a tutti i suoi colpi, ma alla fine ha dovuto cedere». Aveva già intuito che Farchetta l’avrebbe nuovamente spuntata con Negrò? «La speranza c’è sempre, - ammette Lorenzo Rosset - e da come si è sviluppato il combattimento sentivo minuto dopo minuto crescere dentro di me la certezza che ce l’avrebbe di nuovo fatta». Quello con Negrò è stato per Farchetta e per il suo proprietario l’ultimo capitolo di una giornata da incorniciare, di quelle che ogni allevatore appassionato di reines sogna di vivere. «Mi sembra ancora impossibile. - confessa Lorenzo Rosset - Sono andato a dormire all’una meno un quarto e mi sono alzato alle 5 di lunedì per andare nella stalla e provare la grande emozione di vedere non una ma 2 regine: la mia, Farchetta, e Tiky, in secondo categoria, del mio fraterno amico Italo Arlian. Ho provato una felicità infinita». La lunga domenica all’arena Croix-Noire era iniziata con il brivido della pesatura. «Ero in ansia - ricorda Lorenzo Rosset - perché quest’anno ho tribolato a tenerla nel peso, dato che è scesa dall’alpeggio di Pierrey a Saint-Barthélemy di Nus, dove è sempre stata regina, di Giuseppe “Pino” Balicco, a cui sono legato da una profonda e datata amicizia, che aveva qualche chilogrammo in più. A proposito dell’alpeggio, devo ancora una volta ringraziare il pastore Andrea Toma che da sempre segue con grande attenzione e competenza Farchetta». Con i suoi 563 chilogrammi, però, la reina di Lorenzo Rosset supera l’esame della bilancia e quindi può iniziare il suo percorso in terza categoria sfoggiando il numero 147, scritto sul manto con una bombola di spray dorato utilizzato per contraddistinguere dal 2023 le regine regionali uscenti. La prima con cui incrocia le corna è Braisaz di Gildo Bonin di Gressan che dopo uno duro combattimento è costretta a ritirarsi con la coda tra le gambe. Quindi Farchetta prevale su Scottish de La Borettaz di Gressan, come nella semifinale del 2023, e poi su Samby di Alex Parléaz di Aymavilles, rivelazione di questa Regionale e premiata come combattiva di giornata. Tanto che Lorenzo Rosset commenta: «Con Samby è stata molto più dura del previsto e dopo lo scontro Farchetta era provata, tanto che ha dovuto rifiatare». Ma la regina di Nus si riprende in fretta: ai quarti Farchetta si sbarazza di Varenne di Edy Gontier di Aymavilles e in semifinale di Zara di Ivan Heresaz di Verrès. Poi il trionfo sulla temibile Negrò di Stefano Charrier e il bosquet di rose rosse in cima al quale ne svettano 3 bianche, una per ogni finale vinta. Come lei mai nessun’altra. D’altro canto Farchetta ha nel Dna la voglia di vincere, dato che la madre è Bandit, allevata dallo stesso Lorenzo Rosset, e il padre è figlio di Melodie di Piero Busso di Donnas, regina regionale di secondo peso nel 2013.

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