False accuse sul cane maltrattato: denunciata
Nel giugno 2021 una turista di Varese, dopo che aveva trascorso una vacanza in Valle d’Aosta con il marito, d era rimasta turbata dalla presenza fissa di un cane sul balcone di una casa a Châtillon. Al punto che su Favcebook scrisse: «Grazie a tutti coloro che aderiranno per far terminare questo schifo vergognoso». La donna era convinta che l'animale sarebbe morto a causa del caldo e del sole battente e aveva persino pubblicato l'indirizzo della presunta responsabile di quella situazione. Pertanto la proprietaria di Utah, un incrocio tra border collie e pastore, fu sommersa di insulti arrivati da ogni parte d'Italia. Il cane in realtà stava bene, come emerso a seguito di un sopralluogo fatto dagli agenti della Polizia Locale, che avevano preso visione delle condizioni di vita dell'animale ed erano stati dai vicini di casa della proprietaria, i quali avevano escluso maltrattamenti, riferendo che il cane veniva portato regolarmente a passeggio. Per la turista, che non ha negato di essere l'autrice del post, è quindi scattata una denuncia per diffamazione. La prima udienza davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Varese si è tenuta martedì scorso, 16 aprile, ed è stata aggiornata a martedì 12 novembre. Secondo la difesa dell’imputata, il post su Facebook è stato fatto perché la risposta della Polizia Locale alla mail con cui la donna denunciava la sofferenza dell’animale è giunta 8 giorni dopo la segnalazione: una risposta tempestiva non avrebbe creato allarme sul destino del cane. Nella sua deposizione in aula, il vice commissario della Polizia Locale ha parlato di “tempi tecnici”, respingendo l’ipotesi di ritardi.