Fabrizio Curtaz è candidato per il Comitato tecnico dell’IBU
Dopo 26 anni di lavoro con la Federsci, Fabrizio Curtaz è pronto per intraprendere una nuova avventura. L’ex atleta azzurro e tecnico 51enne di Gressoney-Saint-Jean su volontà della Federazione Italiana Sport Invernali si è candidato per entrare nel Comitato tecnico dell’IBU, la federazione internazionale del biathlon, che rinnoverà le sue cariche per il nuovo quadriennio olimpico 2022-2026 da giovedì 15 a domenica 18 settembre, a Salisburgo in Austria. Oltre ad eleggere il Presidente e il suo vice - con candidati gli uscenti, lo svedese Olle Dahlin e il ceco Jiri Harnza - i delegati voteranno pure il nuovo consiglio direttivo, 19 candidature per 6 posti, tra le quali quella dell’ex azzurra Nathalie Santer. Poi verranno individuati i 10 componenti del Comitato tecnico e tra le 17 disponibilità figura pure quella dell’ex direttore tecnico del biathlon italiano, attualmente responsabile per la FISI del programma della disciplina in vista delle Olimpiadi Milano Cortina del 2026.
Quella di Fabrizio Curtaz è sicuramente una vita dedicata al biathlon, visto che dopo l’esperienza da atleta è approdato nel 1996 alla guida della squadra giovanile azzurra, per poi arrivare ai vertici del biathlon italiano. Dopo 7 stagioni con gli Juniores dal 2005 si è occupato della squadra B in vista dei Giochi Olimpici di Torino 2006 e la stagione successiva è passato alla A, per poi lasciare per 2 anni per dedicarsi alla famiglia, la moglie Maria Cristina Filippa ed i figli Gabriel e Arianna che hanno rispettivamente 18 e 16 anni. Nel 2009 la nuova chiamata: la FISI gli offre il posto di direttore tecnico del biathlon azzurro per la preparazione delle Olimpiadi di Vancouver, incarico che ha ricoperto fino a poche settimane fa. «Avevo pensato di smettere - confessa Fabrizio Curtaz - perché credevo che dopo i Giochi di Pechino fosse necessario un cambiamento, ma la Federazione ha insistito per farmi rimanere. Adesso il mio è un ruolo più di supporto, meno attivo rispetto al passato. Attualmente affianco il nuovo direttore tecnico Klaus Hoellrigl nei suoi compiti.»
A proposito della sua candidatura, Fabrizio Curtaz dichiara: «Per poter fare parte del Comitato tecnico internazionale del biathlon devi essere stato allenatore oppure giudice di gara. I suoi componente infatti si occupano dei regolamenti e del calendario, inoltre forniscono le indicazioni tecniche alla componente più politica, quella del Consiglio direttivo. Sono felice di potere dare un contributo alla FISI che in questi anni mi ha sempre sostenuto. È stata proprio la nostra Federazione a candidarmi, avendo le Olimpiadi in casa fra 4 anni voleva essere rappresentata all’interno dell’IBU. È dal 2014, quando Gottlieb Taschler si dimise da vice presidente, che nell’organizzazione internazionale non figura un membro dell’Italia. Nel caso in cui fossi eletto, dovrò collaborare con l’IBU e fare da tramite con la FISI a livello tecnico. Ogni nazione può esprimere 1 sola preferenza sia per il Consiglio direttivo che per il Comitato tecnico.»