Fénis, tornitori protagonisti al Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione

Fénis, tornitori protagonisti al Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione
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Lunedì 2, martedì 3 e mercoledì 4 maggio il Museo dell’Artigianato valdostano di tradizione di Fénis ha ospitato tornitori locali, nazionali e internazionali per il festival #RiTorniamo21 dedicato alla tornitura. All’evento hanno preso parte 152 ragazzi di 9 classi e 3 istituzioni scolastiche differenti: Abbé Trèves, Luigi Barone e Valdigne Mont-Blanc. Il festival è stato l’ultima tappa di un percorso educativo tra comunicazione e manualità, ideato e curato dal museo, che ha accompagnato i ragazzi nell’anno scolastico 2021-2022. Durante l’anno gli alunni hanno avuto modo di conoscere il museo e le sue professionalità, gli artigiani e la tecnica della tornitura e l’importanza della comunicazione nella valorizzazione della cultura artigianale. In questi 3 giorni gli alunni hanno avuto modo di confrontarsi con il mondo dell’artigianato, con tornitori locali e internazionali, sperimentando la tornitura manuale e meccanica e imparando ad utilizzare i canali social per raccontarla. Gli studenti sono stati gli indiscussi protagonisti del progetto, allo stesso tempo attori e narratori di un sapere antico. L’evento ha ospitato importanti tornitori locali, nazionali e internazionali in un’ottica di scambio, confronto e condivisione di modalità di lavoro e di stili di vita. C’erano 2 tornitori inglesi, Yoav Elkayam e Amy Leake, uno olandese, Martijn Van Gerwen, uno francese, Lukasz Plaskowski, uno abruzzese, Giorgio Romani, e sei tornitori valdostani: Rudy Mehr, Sergio Ferrol, Emil Chappoz, Giuseppe Paoloni, Ezio Caielli, Giuseppe Gianotti e Giuseppe Terrini. Al Festival hanno partecipato anche l’artigiano svizzero Claude Veuillet con il suo atelier di lavorazione a coltello, Dante Marquet con un atelier di lavorazione a scalpello e Thierry Scandella con la creazione di scatoline in corteccia. «Siamo molto soddisfatti di questo progetto educativo - commenta la conservatrice-responsabile del museo Nurye Donatoni - e dell’entusiasmo che abbiamo riscontrato nei ragazzi. Per la maggior parte di loro è stata la prima occasione di sperimentare la manualità artigiana, ma c’era tanta voglia di mettersi in gioco e sperimentare, conoscere le realtà artigianali europee e le diversità tra le lavorazioni. Credo che sia importante investire in progetti come questo perché l’artigianato rappresenta anche un’opportunità per il futuro delle giovani generazioni: se tra tutti questi ragazzi uscissero anche solo 10 artigiani possiamo considerare il nostro obiettivo raggiunto».

Il progetto si conclude ufficialmente con la “Réstitution”, 2 giornate di presentazione delle risultanze del progetto aperte su invito ai partners e a delegazioni degli istituti scolastici. La prima è oggi, sabato 7 maggio, dalle 9 alle 13, al Seminario maggiore e al Cinema Théâtre de la Ville di Aosta dove i differenti si presentano le azioni che hanno composto il progetto. La seconda sarà sabato 28 maggio, il luogo e l’orario sono ancaro da definire, a Verrès dove verranno lanciati i progetti futuri e verrà presentato il documentario realizzato dai ragazzi nell’azione #RiTorniamo21.

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