Fénis, mistero sul movente del rogo doloso nella stalla dell’Agriturismo Le Bonheur
Il boato di un’esplosione, poi una colonna di fumo e subito dopo le fiamme. Sono ingenti i danni causati alla stalla dell’Agriturismo Le Bonheur, a Chez Croiset di Fénis - stimati in circa 300mila euro -, dall’incendio divampato nella serata di domenica scorsa, 21 agosto, e domato dai Vigili del Fuoco di Aosta e da quelli volontari del paese. I 6 cavalli che erano nella stalla sono stati portati fuori dalla struttura e messi al sicuro dai vicini. Nessuna persona risulta coinvolta nel rogo. Sull’accaduto la Procura di Aosta ha aperto un’inchiesta. Infatti la pista dolosa è una certezza, dato che sono stati trovati 3 inneschi consistenti in scatolette contenenti pellet, uno solo dei quali ha funzionato. I carabinieri hanno posto sotto sequestro la stalla dell'agriturismo il cui tetto è bruciato come quello della vicina latteria assieme all’impianto fotovoltaico. Ora gli inquirenti stanno dando la caccia ai responsabili di un vero e proprio atto criminale - addirittura uno degli inneschi era stato sistemato nel box di un cavallo - che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori se il tempestivo intervento dei pompieri volontari e professionisti non avesse impedito al fuoco di raggiungere l’agriturismo di proprietà di Luigina “Lella” Voyat, madre del noto cantautore patoisant - nonché fondatore del movimento indipendentista Pays d’Aoste Souverain - Philippe Milleret.
Oscuro il movente dell’attentato
Proprio quella sera i familiari dell’artista e i clienti dell’agriturismo erano ad Avise per assistere al concerto di Philippe Milleret, per questo motivo nella struttura di Fénis non c’era nessuno ma il fotografo naturalista Lorenzo Shoubridge, premiato, tra l'altro, per 3 anni consecutivi al Wildlife photographer of the year, l’Oscar della fotografia naturalistica, ha vissuto momenti di autentico terrore dato che da 2 anni e mezzo vive in un alloggio ricavato accanto al fienile. «Quella sera, verso le 19.45, sono rientrato da un'escursione in montagna di un giorno e mezzo insieme alla mia compagna, che mi aveva raggiunto dalla Toscana. - racconta il fotografo - Dopo la doccia, stanchissimo, mi sono addormentato. E' stata lei a salvarmi. Sarà successo 30-40 minuti dopo il nostro arrivo: ha sentito un forte boato e mi ha svegliato».
Prosegue Lorenzo Shoubridge: «Io ho aperto il lucernario. Le fiamme erano vicinissime, siamo stati invasi da una nuvola di fumo. Così ho chiuso tutto, ci siamo vestiti velocemente e ci siamo precipitati fuori. Subito con il cellulare ho chiamato il 112 e ho allertato i Vigili del Fuoco. In quel piccolo alloggio ho perso tutta il mio materiale: 90mila euro di attrezzatura fotografica, informatica e alpinistica ora perlopiù inutilizzabile».
«Ho appreso dell’accaduto mentre stavo suonando. - racconta Philippe Milleret - Sembra che tutto sia stato fatto seguendo un piano preciso, perché quella era l’unica sera in cui nell’agriturismo a Fénis non c’era nessuno dato erano tutti a vedere il mio concerto. I danni sono sicuramente ingenti però avrebbero potuto essere sicuramente ancora più gravi se i vicini non avessero dato subito l’allarme e se i Vigili del Fuoco non fossero prontamente intervenuti isolando la struttura ricettiva dall’incendio nella stalla. Non riusciamo a capire chi e perché abbia compiuto un atto simile. Per contro abbiamo avuto prova di una grande solidarietà da parte di tutto il paese, tanto che diverse persone, oltre a quelle che ci hanno espresso la loro solidarietà, si erano presentate per aiutarci a ripulire l’area interessata dall’incendio. Ora però non si può fare nulla perché la stalla è stata posta sotto sequestro dai carabinieri che stanno conducendo le indagini». L’agriturismo Le Bonheur non è dotato di un sistema di videosorveglianza e nessuno ha notato movimenti sospetti la sera dell’incendio. Ovviamente i militari dell’Arma stanno visionando le immagini riprese dalle telecamere presenti a Fénis per vedere se sono stati immortalati veicoli o individui che potrebbero avere a che fare con il rogo doloso. È però possibile che i malviventi abbiano raggiunto l’agriturismo dal bosco vicino ad esso per poi allontanarsi su una strada poderale.
Rogo nella legnaia della Pizzeria Da Manuel ad Aosta
La stessa notte un altro incendio ha coinvolto la legnaia della trattoria Da Manuel, ad Aosta, in via Hotel Des Monnaies. Nessuno è rimasto ferito: le fiamme sono divampate quando il locale era chiuso. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e anche i carabinieri. In base ai primi accertamenti dei militari dell’Arma, le cause sono di natura accidentale. Infatti a innescare l’incendio sarebbe stato il surriscaldamento di 2 carica batterie.Domato un principio d’incendio in un locale a Gaby
Invece un principio d'incendio è divampato verso le 15.30 di martedì 23 agosto all'interno del bar ristorante di Gaby nell'area denominata Pineta. Le fiamme hanno interessato la cucina del locale e sono state domate dal personale del locale e dai Vigili del Fuoco, che hanno provveduto anche alla messa in sicurezza e ai controlli del caso.