Fénis, addio alla mitica Gina Cuignon Gestì per 14 anni il Bar Sport di Aosta

Fénis, addio alla mitica Gina Cuignon Gestì per 14 anni il Bar Sport di Aosta
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A 89 anni, dopo alcune settimane di sofferenza, si è lentamente spenta la luce all'Ospedale Beauregard all'alba di domenica di Luigia Cuignon, mamma dell'ex assessore e presidente del Consiglio Valle Ego Perron. Nel pomeriggio di martedì scorso, 9 agosto, la comunità di Fénis, amici, parenti ed esponenti politici regionali hanno accompagnato in chiesa e all'ultima dimora la popolare Gina che ha raggiunto nella tomba di famiglia il marito Emilio Perron e il fratello Pacifico, scomparsi da anni, ed i genitori Anselmo e Palmira Bonjean, entrambi memorabili appassionati di boxe. La vecchiaia ed anche una recente caduta in casa hanno lentamente frenato la grande dinamicità di una donna gioviale, disponibile e portatrice di allegria con tutti che ancora poco tempo fa amava scendere a godersi un cappuccino al mattino ed incontrare la gente nel Bistrot, il bar sotto la sua abitazione. Da qualche anno a ravvivare la famiglia era arrivato il nipotino Mathias che la nonna Gina adorava.

Nel 1954 Luigia Cuignon aveva sposato Emilio Perron e la mamma di Ego si era fatta conoscere e apprezzare per la sua gioia di vivere e di stare in mezzo agli altri, quando dal 1957 al 1971 gestiva direttamente il vecchio Bar Sport di Aosta, all'incrocio tra rue De Tillier e piazza Chanoux, di proprietà e poi ceduto. Gina amava ricordare che in 14 anni non aveva mai chiuso il locale se non per la maternità di Ego nel 1967 per poi riaprirlo alle 5 del mattino 2 giorni dopo essere diventata mamma. Come non rammentare le colazioni di Severino Caveri che era un assiduo frequentatore mattutino, gli aperitivi dell'Aosta che contava a 2 passi dall’Hotel de Ville, le discussioni politiche e la sala fumante e vociante dove gli aostani giocavano a carte, soprattutto le proverbiali sfide a belote, scopa, briscola e ramino con il mezzo litro di vino rosso sul tavolo, con Gina Cuignon che controllava tutto con i suoi occhi attenti, accogliendo anche le centinaia di giocatori del Totocalcio, molti dei quali acquistavano direttamente i sistemi da lei preparati, nell’angolo all’ingresso tappezzato di schedine precompilate.

Gina Cuignon era rimasta quella donna brillante e non mancava di avventurarsi in passeggiate, sfuggendo fino a pochi mesi fa ai suoi cari o a chi le teneva compagnia per il gusto dello scherzo. Ora alla comunità di Fénis mancheranno il suo sorriso genuino, il buonumore e le sue battute.

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