Evento finale del progetto “Route des vignobles alpins”

Evento finale del progetto “Route des vignobles alpins”
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Con una diretta streaming si è concluso ieri, venerdì 9 aprile, il progetto “Interreg Alcotra 2017/2021 Vi.A.-Route des vignobles alpins/Strada dei vigneti alpini” che ha coinvolto la Valle d’Aosta, il Piemonte con la città Metropolitana Torino a fare da capofila, e la Savoia, nella creazione di un percorso transfrontaliero comune di valorizzazione delle aree viticole dei 2 versanti delle Alpi, coordinato con le altre offerte turistiche e culturali. All’evento finale è stato illustrato quanto fatto in questi 3 anni di lavoro per proporre una migliore protezione e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e paesaggistico del territorio.

Gli obiettivi del progetto, è stato spiegato durante la diretta streaming da Elena Di Bella della Città metropolitana Torino sono finalizzati a «qualificare e promuovere il patrimonio paesaggistico e culturale delle aree vitate alpine e a dare impulso al turismo del vino e del territorio». Attraverso la Strada dei vigneti alpini si vuole promuovere l’uso integrato dell’offerta culturale, ambientale e turistica a livello transfrontaliero, aumentare le competenze e il rafforzamento delle sinergie tra gli operatori per quanto riguarda la conservazione, l’interpretazione, la gestione e la promozione di nuovi prodotti turistici. Molti sono stati gli interventi per spiegare tutto di questo progetto che, secondo le attese, dovrebbe portare alla realizzazione di quella che dovrebbe diventare una “Strada transfrontaliera” alla scoperta dei territori vitivinicoli alpini dei 2 versanti - italiano e francese - delle Alpi occidentali.

Dopo la presentazione generale del progetto, per la Valle d’Aosta sono intervenuti la sindaca di Aymavilles Loredana Petey che ha ricordato che «la zona viticola di Aymavilles è con i suoi 30 ettari di superficie la più ampia della Valle d’Aosta», i sindaci di Morgex Federico Barzagli e di Donnas Amedeo Follioley (tutte e 3 località interessate dal progetto Interreg, giacché territori di alto impatto per quanto riguarda la viticoltura eroica della nostra regione) e i responsabili del Cervim, il presidente Stefano Celi, e dell’Institut agricole régional, Carlo Francesia Boirai.

In collegamento dalla Sala Giunta di Palazzo regionale, l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet ha ricordato che «le montagne uniscono e non dividono e questo progetto è la testimonianza concreta. Il momento attuale è difficile per via della pandemia che coinvolge tutta l’Europa e tocca un settore come l’agricoltura e il turismo: questo progetto è un “atout” e rappresenta la speranza per un avvenire immediato, spero sia per l’arrivo dell’estate!».

I risultati del progetto che riguardano la Valle d’Aosta parlano del recupero di 3 vigneti storici in quota (uno, risalente al 1985, a Morgex e 2 a Donnas di cui uno in forte pendenza, realizzato con terrazze di larghezza massima compresa tra i 5 e i 6 metri). È stata allestita una sala per l’esposizione e la degustazione dei vini ad Aymavilles in un edificio annesso al castello, oltre ad essere state realizzate aree di sosta; è stata proposta formazione nel settore vitivinicolo per studenti e professionisti. Il progetto ha insistito sui valori comuni della viticoltura di montagna, la formazione di studenti e professionisti, il coinvolgimento di turisti, giornalisti, operatori turistici, viticoltori locali, amministratori e studenti.

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