«Evento che incarna la cultura della Valle d'Aosta»
Dopo giornate di preparativi frenetici Aosta è pronta ad accogliere con entusiasmo la 1018ª edizione della Fiera di Sant'Orso.
La grande kermesse dedicata all'artigianato valdostano non è solo un evento di richiamo internazionale che attrae ogni anno in città migliaia di visitatori da tutto l'arco alpino e dalle regioni limitrofe, ma la “Millenaria” è molto di più. Rappresenta e incarna il significato più profondo della cultura tradizionale della Valle d'Aosta, ne esprime compiutamente i valori di solidarietà, vicinanza, desiderio di condivisione e di incontro. In questo senso la Foire è “la” festa di tutti i valdostani, durante la quale giovani e anziani, artigiani e visitatori, cittadini e paysans, rinsaldano il legame di comunità intorno a un sentimento identitario che è dentro ciascuno di noi, e che ritrovano nel cuore della “Veulla”.
Per questo chi viene ad Aosta in occasione della Fiera non può che restare incantato dall'atmosfera che si respira nelle vie e nelle piazze del suo centro storico, tra i banchi degli artigiani, nel gusto delle produzioni enogastronomiche locali, nelle cantine della Veillà, quando canti e balli tradizionali e un bicchiere di vin brulé contribuiscono a riscaldare il clima spesso rigido tipico dei giorni della merla.
Un ringraziamento particolare va a coloro che ogni anno, con il loro lavoro, fanno sì che la Fiera di Sant'Orso si svolga in modo ordinato quanto festoso: una rodata macchina organizzativa che vede il Comune di Aosta e la sua Polizia Locale affiancare la Regione, il Corpo Forestale, le strutture della Protezione civile e le Forze dell'ordine per garantire un'esperienza di visita serena a centinaia di migliaia di turisti.
A questo proposito, colgo l’occasione per augurare a tutti i partecipanti alla 1018ª Fiera - artigiani, turisti e visiteurs de chez-nous - di vivere un’esperienza indimenticabile nel segno di una tradizione affascinante eppure capace ogni volta di rinnovarsi.