Europee, appello di Esprì per la candidatura unitaria

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«L’Europa, lo stiamo imparando con ritardo, sarà sempre più centrale nei processi decisionali che influenzeranno in futuro la vita dei suoi cittadini». Inizia così un comunicato diffuso nei giorni scorsi e con il quale Esprì chiede una candidatura unitaria per le elezioni europee di giugno. «Pur non essendo ancora rappresentativa dei vari popoli che la compongono, come auspica Esprì, - prosegue la nota - l’unica prospettiva di maggior coinvolgimento delle comunità nella sua linea politica, potrà essere raggiunta solamente attraverso una composizione del Parlamento europeo profondamente diversa da quella attuale. Per questa ragione, apprezzando le varie iniziative consiliari e parlamentari volte alla richiesta di garantire un seggio a Bruxelles per la Valle d’Aosta, ma consci delle difficoltà di poter ottenere soddisfacimento a tali istanze», Esprì lancia un appello a tutte le forze politiche «affinché possa essere individuato un candidato comune, dai chiari e limpidi principi morali, sul quale concentrare i voti degli elettori valdostani ed avere quindi la certezza di ottenere un proprio rappresentante in seno al Parlamento europeo. Altrimenti sarà di nuovo la piccola e misera lotta politica di una comunità miope. Questo era l’appello che abbiamo lanciato alcuni mesi fa e che, lontano da orecchie indiscrete, ha destato l’interesse di svariati personaggi, anche di primo piano, della società civile e politica valdostana. Chiaramente però, per raggiungere tale ambizioso obiettivo occorre che non siano i singoli a pronunciarsi ma che sia un impegno e un’assunzione di responsabilità, segno di maturità e lungimiranza, degli organismi dirigenziali dei vari movimenti, soprattutto di quelli sedicenti autonomisti. Invece, proprio da loro, che dovrebbero saper ricomporre un’area ben definita, se il progetto della Réunion fosse serio e non una chimera per gli appetiti di pochi, non è giunto alcun segnale di interesse. Noi, tuttavia, continuiamo a sostenerlo: solo uniti potremmo riuscire ad immaginare di avere un rappresentante in Europa. Per questa ragione, e proprio per la rilevanza dell'obiettivo occorre andare oltre a vecchie e logore logiche di partito. In forza quindi dei principi autonomistici e di autodeterminazione dei popoli, elementi comuni delle forze politiche indipendentiste e autonomiste verso le quali è rivolta la nostra attenzione», Esprì ribadisce «la necessità e l’urgenza di favorire un incontro per comprendere se vi sia o meno la volontà di raggiungere l'ambizioso proposito di un'unica e rappresentativa candidatura intorno a temi e proposte condivise».

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