Euforia tra gli albergatori per le presenze nelle festività Bene Natale, verso il tutto esaurito per Capodanno
Un inizio di stagione con grandi numeri, un Capodanno verso il tutto esaurito. La stagione turistica invernale è «certamente partita sotto i migliori auspici». Lo dice Luigi Fosson, presidente dell'Adava, l'Associazione degli albergatori e delle imprese turistiche della Valle d'Aosta. «Il ponte dell'Immacolata ha registrato in tutti i comprensori sciistici valdostani una buona occupazione sia in termini di arrivi, sia di pernottamenti. - aggiunge Luigi Fosson - Grazie anche alle condizioni climatiche favorevoli e al buon innevamento, dal 12 dicembre sino a oggi - solitamente periodo dal punto di vista turistico più tranquillo - siamo riusciti a mantenere un buon flusso di sciatori quantomeno nei fine settimana».
Per il Capodanno, le proiezioni sono positive: «Abbiamo avviato una breve indagine che ha coinvolto i delegati del nostro direttivo - continua il Presidente Adava - ed è emerso chiaramente che le prenotazioni stanno andando molto bene, tanto da avvicinarci in alcune località al tutto esaurito per i giorni a cavallo di Capodanno. Purtroppo queste indicazioni confortanti non ci fanno dimenticare le problematiche che dovremo affrontare nei prossimi mesi, una su tutte il caro bollette, ma possiamo certamente dire che siamo soddisfatti di questo avvio di stagione».
Una ricerca di Federalberghi evidenzia che per il periodo di Capodanno la destinazione preferita sarà la montagna (30,4 per cento del campione), mentre la durata media del soggiorno sarà di 3,6 notti. La spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 553 euro, per un giro d'affari complessivo pari a quasi 3 miliardi di euro, contro i 2 dello scorso anno. I dati del sondaggio testimoniano un ritorno ai livelli pre-pandemia.
E come sta andando nella nostra regione? Una fotografia della situazione arriva dai referenti di categoria e di zona dell’Adava, «interrogati» nei giorni scorsi.
Secondo David Crest, referente del settore agriturismo, dopo un ponte dell’Immacolata al completo, per Natale siamo al 50 per cento dell’occupazione, mentre da lunedì 26 dicembre a domenica 8 gennaio al completo. Soggiorni di 3-4 giorni, per la maggior parte italiani. Capodanno ed Epifania «sold out» per Ilaria Sonatore, referente della categoria bed&breakfast: si tratta per l’80 per cento di italiani provenienti dalle regioni limitrofe.
E’ positivo Davide Perrin, referente della media valle del Cervino: «Andamento molto buono, fino alla Befana compresa, con il pienone durante la prima settimana dell’anno, la più gettonata. Clientela italiana, dalle grandi province di Torino, Milano e Genova. Le montagne innevate, il paesaggio natalizio, ci hanno dato una mano».
Secondo Jeannette Bondaz, portavoce del comprensorio di Aosta, l’andamento per Natale è buono, meglio degli anni pre Covid, e diventa ottimo per Capodanno, verso il tutto esaurito. Prenotazioni soddisfacenti per i fine settimana di gennaio e febbraio, in aumento gli italiani nel periodo natalizio e costante la presenza degli svizzeri. Erika Galassi, per lo stesso comprensorio, parla di soggiorni di 5/6 notti a cavallo di Capodanno. Per quanto riguarda il resto dell’inverno sono partite le richieste per i fine settimana, con soggiorni più lunghi da febbraio fino a fine marzo, con già qualche prenotazione per l’estate.
Secondo Matteo Zanetti (Breuil Cervinia) «per Natale, come consuetudine, vi sono ancora disponibilità. Dal 27 dicembre fino al 3 gennaio, ci stiamo avvicinando ad una ottima occupazione, non ancora tutto esaurito. Fino all'Epifania dovremmo essere a livelli soddisfacenti. Tendenzialmente qui ci saranno più stranieri che italiani». Dallo stesso comprensorio, Palmira Neyroz indica un «inizio di stagione buono, come l’andamento delle presenze per Natale. Prospettive che diventano ottime per Capodanno. Si preannuncia un inverno ottimo, con il 70 per cento di stranieri. La permanenza media normalmente è di una settimana».
Alessia Gontier (Champorcher) parla di un Natale discreto, Capodanno quasi pieno e di un buon andamento per l’Epifania. Da Cogne, Pietro Imbimbo Roullet racconta di una settimana - quella appena conclusa - con una buona presenza di svizzeri e francesi, che iniziano le vacanze scolastiche prima degli italiani. Tutto esaurito fino alla Befana.
Giovanni Glauco Falzone da La Thuile: «Prenotazioni in continua crescita, a livello esponenziale, all’avvicinarsi di Natale e Capodanno, con maggiore interesse per le date vicine alle festività. Sempre più “last minute”. Per il resto della stagione gli stranieri hanno ridotto di molto i soggiorni lunghi, passando da 5/6 a 3/4 giorni. Ritornano forti le prenotazioni per gennaio e febbraio degli stranieri».
Nicoletta Chatel per la Valdigne riferisce di un buon Capodanno però con prenotazioni tutte per poche notti e clientela prevalentemente italiana. Per il resto dell’inverno abbastanza bene, le richieste sono principalmente da febbraio in avanti, in prevalenza gruppi stranieri.
A Carlo Motto Ros (Saint-Vincent) risulta che «le prenotazioni sono in maggioranza di italiani del centro e del sud o di stranieri di passaggio per 1 o 2 giorni. Si conferma la riduzione dei soggiorni, di certo Natale e Capodanno di domenica non aiutano. Si sta esasperando sempre più la tendenza al “last minute”. Al momento vi è ancora disponibilità, ma per Capodanno come sempre andremo al completo. Preoccupa un po' il periodo immediatamente dopo le feste».
Infine Mirco Pellissier della Val di Rhêmes che parla di un «inizio stagione buono con quasi tutte le strutture al completo. Per il periodo natalizio si inizia dal 24 e fino all'Epifania quasi tutto completo, in prevalenza soggiorni brevi di 3/4 giorni. Per il resto dell'inverno registriamo un buon numero di prenotazioni a febbraio, clientela in maggior parte italiana, per quanto riguarda gli stranieri soprattutto belgi. Soggiorni un po’ più corti rispetto allo scorso anno».