Ettore Gex, l’albergatore del Paramont che era la memoria storica di Planaval

Ettore Gex, l’albergatore del Paramont che era la memoria storica di Planaval
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Arvier (zgn) Aveva un carattere scolpito nella roccia, Ettore Gex. Un burbero buono a cui la vita aveva riservato prove difficili che lui aveva affrontato con determinazione, riuscendo a superarle tutte. E quindi con orgoglio ripeteva di essere il più anziano abitante di Planaval di Arvier, dove sorge l’hotel di famiglia: il Paramont. Si è spento lunedì scorso, 4 settembre, all’età di 92 anni nella residenza di Variney a Gignod a causa di complicazioni respiratorie. Nato il 18 febbraio del 1931 a Arvier, figlio di Emilio e Salvina Luboz, genitori anche di Livia, venuta alla luce nel 1932 e scomparsa a 8 anni nel 1940, Ettore Gex era rimasto orfano di mamma nel 1935 - lei nei aveva 27, lui appena 4 - mentre il padre morì nel 1956, cinquantenne, tanto che la spensieratezza della gioventù fu una breve illusione. Così, ancora adolescente, divenne passeur per chi, in fuga dai fascisti, voleva varcare il confine attraversando le montagne che separano la Valgrisenche dalla Francia. I gruppi solitamente erano composti da un massimo di 8 persone oltre alle guide locali. Il percorso più difficile ma meno pericoloso per il rischio dei controlli era quello che passava dal ghiacciaio Rutor, mentre l’altra via del Col du Mont, meno impervia, passava per il capoluogo di Valgrisenche dove erano le camicie nere e poi i tedeschi. Un’attività rischiosa ma redditizia che consentì al giovane Ettore Gex di contribuire al sostentamento della famiglia.

Terminata la guerra, per volere del padre Emilio, nel 1947 iniziò la costruzione del Paramont, un edificio di 3 piani inaugurato nel 1952 e inizialmente aperto solo d’estate, una grande sfida per quegli anni, anche se la Valgrisenche con l’arrivo degli operai impegnati nella realizzaziione della diga era frequentata da migliaia di persone. Nel 1954 Ettore Gex si sposò con Ivonne Foretier che gli diede i figli Nadir nel 1956, ex dipendente del Casinò, ed Emilio nel 1960, impiegato alla Cva. Il suo Paramont, diventato nel tempo un punto di riferimento per gli appassionati dell’eliski, è stato ristrutturato nel 1980 ed Ettore Gex, che ha lavorato pure come autista di Tir e alla Cogne, lo ha gestito fino al 2007, quando è stato rilevato dal figlio Nadir.

Nei ricordi di Ettore Gex non mancavano quelli del cugino Corrado Gex (il nonno di Ettore, Balthazard, era fratello di quello di Corrado, Joseph Eugène), classe 1932, prima assessore regionale e poi deputato, perito in un tragico incidente aereo nell’aprile 1966, che ogni anno in estate trascorreva dei giorni a Planaval ma la cui occupazione principale era quella di leggere e di studiare. Come pure la memoria del suo bellissimo villaggio, della rettoria e dell’imponente cappella, del fontanile, del forno e del mulino, della latteria sotto il grande masso. Un mondo popolato da persone che vivevano ancora nei suoi ricordi, con le quali aveva trascorso ore e ore ai tavoli e al bancone del Paramont, oppure nella sala del ristorante.

Ettore Gex, il burbero dal cuore d’oro che era il più anziano abitante della “Repeublecca de Plan-ò” e che con la sua attività ha contribuito a contrastare lo spopolamento della zona, è stato salutato per l’ultima volta dai suoi cari e dagli amici mercoledì scorsa, 6 settembre, nella chiesa parrocchiale di San Sulpizio a Arvier.

Ettore Gex e, a fianco, l’albergo Paramont a Planaval di Arvier inaugurato nel 1952

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