Etroubles, per la casa di soggiorno Enpaia un nuovo tentativo di vendita giudiziaria

Etroubles, per la casa di soggiorno Enpaia un nuovo tentativo di vendita giudiziaria
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Torna all'asta per l’ottava volta - la prima risale al maggio 2016 - la casa di soggiorno di Etroubles un tempo appartenente all'Enpaia, l'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura. L'immobile - denominato Casa di soggiorno Ludovico d’Aragona dal nome della società che è stata l’ultima proprietaria - è chiuso dagli anni Novanta e si trova in via Chevrière, lungo la strada che porta ai boschi davanti al paese. Nel nuovo tentativo di vendita giudiziaria senza incanto fissato per venerdì 2 marzo sarà proposto al prezzo base di 353.200,50 euro a fronte di una perizia che lo aveva valutato 1 milione di euro. L’offerta minima è stata fissata in 264.900,37 euro. Attualmente il fabbricato versa in uno stato di abbandono totale e per essere agibile necessita di un importante intervento di manutenzione. La struttura, costruita nel 1963, si sviluppa su 6 piani, di cui 4 fuori terra e 2 interrati. Su una superficie complessiva di 1.750 metri quadrati si trovano 22 stanze e le aree per bar e ristorante.

«Si tratta dell’ennesimo tentativo di vendita di un edificio non utilizzato da quasi 30 anni - spiega il sindaco Marco Calchera - che chiamiamo Enpaia, l'ente che originariamente ne era proprietario». Il complesso alberghiero ha vetri, infissi e sanitari in pessime condizioni e tutti gli impianti sono da rifare ma non sono stati rilevati cedimenti strutturali. «Nonostante la volumetria imponente ora la sua valutazione è inferiore a quella di un alloggio ad Aosta, - commenta il sindaco Calchera - ciò perché al di là del prezzo d’acquisto iniziale sono necessari molti lavori per rimetterlo in sesto. Ecco perché credo che finora tutte le aste siano andate deserte: non tanto per una assoluta mancanza di interesse quanto per far abbassare il più possibile la spesa per acquisirlo». La speranza che qualcuno si faccia avanti, quindi, non è definitivamente persa. «Per il nostro territorio - dice il sindaco Calchera - avere una struttura ricettiva di questo tipo, sulla quale peraltro non gravano particolari vincoli da parte del Piano regolatore, sarebbe una risorsa preziosa. Attendiamo, pertanto, l’esito della prossimo tentativo di vendita di questo edificio per il quale l’Amministrazione comunale da tempo si augura vi possa essere una manifestazione di interesse da parte di qualche investitore».

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