Ethan Bovard è l’ultimo nato del 2017 Eva Mammoliti invece è la prima del 2018

Ethan Bovard è l’ultimo nato del 2017 Eva Mammoliti invece è la prima del 2018
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Si chiama Eva Mammoliti, figlia di Domenico Mammoliti e Federica Sofia, la prima nata del 2018, alle 12.14 di lunedì scorso, 1° gennaio, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Beauregard di Aosta. L'ultimo nato del 2017 invece è Ethan Bovard, figlio di Jean Marc Bovard e Anita Falgari, venuto al mondo alle 4.59 di domenica 31 dicembre.

Eva Mammoliti - 54 centimetri, 3 chili e 580 grammi - è figlia di Domenico Mammoliti, 44 anni di Aosta, fisioterapista a Variney e di Federica Sofia, 37 anni, bancaria. È il loro terzo figlio dopo Pietro, di otto anni, e Filippo, di sei.

Per Ethan Bovard - 51 centimetri, 3 chili e 720 grammi - la scadenza termine era domani, domenica 7 gennaio, ma i medici hanno deciso per un cesareo. E’ il primo figlio per il padre Jean Marc Bovard, 31 anni, di Avise, autista di Tir e per la madre Anita Falgari, 42 anni, impiegata.

«Stiamo assistendo ad un calo delle nascite. - spiega il dottor Livio Leo direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Beauregard di Aosta - Nel 2016 abbiamo registrato 954 nati, mentre nel 2017 ne abbiamo avuti 899. Si tratta di un problema sociale che interessa tutta Italia. Il tasso di natalità registrato in Valle d’Aosta rimane comunque il secondo dopo il Trentino. Il 5 per cento dei nuovi nati proviene da fuori Valle. Il 17 per cento dei neo nati presenta almeno un genitore straniero. Abbiamo notato un aumento di parti gemellari: 1,3 per cento nel 2016 e 1,8 per cento nel 2017. Non conosciamo la causa di questo aumento, non provengono da centri contro la sterilità».

«Sono ancora in calo i parti cesarei. Nel 2016 erano diminuiti del 30 per cento mentre nel 2017 sono scesi del 29 per cento. L’Aogoi (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) auspica una diminuzione del 25 per cento: in fondo si tratta pur sempre di un intervento chirurgico con i rischi del caso e con una degenza della mamma più lunghi. . - conclude il dottor Livio Leo - Noi siamo riusciti a superare la percentuale richiesta».

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