Esteso l’orario di apertura al pubblico dell’ambulatorio di medicina primaria nel poliambulatorio di Donnas

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L’ambulatorio di medicina primaria ad accesso diretto all’interno del poliambulatorio di Donnas, da martedì scorso, 2 gennaio, ha esteso la fascia oraria di apertura al pubblico. Sarà dunque a disposizione degli utenti dalle 14 alle 20, ora in cui entra in servizio il medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) fino alle 8 del giorno successivo.

Si rammenta che gli ambulatori ad accesso diretto, istituiti nel maggio 2016 e prorogati a seguito degli accordi integrativi regionali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, sottoscritti l’11 settembre 2017 e deliberati dalla Giunta regionale il 17 settembre, sono nati per ampliare i servizi di assistenza primaria e segnatamente l’accessibilità e la fruibilità degli stessi, attraverso l’accesso diretto diurno-feriale del cittadino alle cure primarie, in orari meno coperti dagli ambulatori privati del medico di fiducia.

Tale servizio, insieme all’assistenza di base garantita dagli ambulatori dei medici di medicina generale, renderanno disponibile ai residenti nel Distretto numero 4 una copertura sanitaria totale sull’arco delle ventiquattro ore, come già avviene nei due distretti socio-sanitari facenti capo a Châtillon e ad Aosta.

È prevista, nel corso del 2018, l’estensione dell’iniziativa anche al poliambulatorio di Morgex a copertura del distretto numero 1.

«L’ulteriore sforzo portato avanti dall’Usl e dai medici di medicina generale per ampliare, in orari differenziati, l’assistenza primaria sul territorio regionale, e in questo caso al poliambulatorio di Donnas - precisa l’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Luigi Bertschy - va nella direzione di rafforzare ulteriormente i servizi di prossimità di assistenza al cittadino, che deve trovare una risposta pronta e competente ai propri bisogni sanitari di base. La logica che sottende l’azione che intendiamo portare avanti nei prossimi mesi è diretta a rafforzare, con l’aiuto dei professionisti del Servizio sanitario regionale, che ringrazio per la professionalità e l’impegno, i servizi sul territorio, sia che si tratti come in questo caso di assistenza di base, sia di prestazioni specialistiche per limitare gli spostamenti del paziente, sempre nella garanzia della sicurezza e della qualità delle prestazioni erogate».

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