Estate ragazzi, avanti tutta: aspettando il protocollo, si inizia a organizzare
In vista di una partenza regolare di Estate Ragazzi con attività «in presenza», si sta concludendo la formazione degli animatori pensata dalla Pastorale Giovanile della Diocesi. I primi due incontri, online, sono comuni a tutti e si svolgeranno venerdì 14 e domenica 23 maggio sulla piattaforma Meet. Gli altri tre saranno invece gestiti in autonomia da ogni parrocchia. Il primo sarà tenuto dalla psicologa Federica Giono-Calvetto, che affronterà il tema dell’empatia e delle emozioni. Il secondo appuntamento sarà con Carlotta Testa, responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Alessandria, che spiegherà quali devono essere le caratteristiche e le doti specifiche degli animatori di un oratorio. Gli altri tre sono organizzati dalle singole realtà con libertà nei tempi - a seconda di quando verranno organizzati i centri estivi di Estate Ragazzi - e nei modi, se online o in presenza, con il solo vincolo tematico di parlare degli animatori e della loro spiritualità e di come sia possibile dare «valore» alle regole anti Covid.
«Siamo in attesa del protocollo regionale che darà le nuove regole da rispettare per contenere l’epidemia. Il Governo Draghi fornirà le linee guida alla Regione e quest’ultima le rielaborerà per le parrocchie e le cooperative» spiega don Daniele Borbey, responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Aosta e parroco del Grand Paradis.
«Quest’anno non vi sarà un tema comune, abbiamo scelto di non averlo per lasciare più liberi i singoli oratori, visto che già vi saranno problemi organizzativi e paletti da rispettare per via della pandemia. Massima elasticità anche nella scelta di giorni e orari in cui organizzare le attività. L’anno scorso il protocollo era arrivato il 22 giugno, per cui Estate Ragazzi era partita solo a luglio. Quest’anno auspichiamo che sia reso noto già la settimana prossima, in modo da predisporre le attività senza soluzione di continuità rispetto alla fine della scuola».
Una delle questioni affrontate dal protocollo sarà quella relativa al numero degli iscritti: se i bambini saranno divisi in piccoli gruppi, da massimo otto persone, occorreranno tanti animatori maggiorenni, di quinta superiore o universitari, che non è sempre facile reperire. Una delle clausole dell’anno scorso era proprio che ogni gruppetto, nel rispetto delle norme anti-Covid, doveva essere affidato un maggiorenne. Se lo prevederà anche il nuovo protocollo, i sedicenni e diciassettenni potranno al massimo affiancare i maggiorenni, oppure gestire gruppi più piccoli.
Accanto ai centri estivi potranno essere previsti dei viaggi di breve durata. Per esempio, l’oratorio del Grand Paradis andrà quattro giorni ad Assisi e in Polonia con gli studenti delle scuole superiori. L’oratorio della Cattedrale di Aosta manderà i bambini al mare una settimana con gli animatori.
Per quanto riguarda, invece, la formazione dei catechisti, la modalità online ha incrementato di molto la partecipazione. Dopo i cinque incontri tenuti tra gennaio e febbraio nelle varie zone della Diocesi, tra aprile e maggio sono stati organizzati altri tre incontri, comuni a tutta la regione, dalle 20.30 alle 22: due sono già avvenuti, uno è in calendario martedì prossimo, 11 maggio. La psicologa Elena Cattelino ha invitato a riflettere sulle ricadute della pandemia sulla psiche dei ragazzi, aiutandoli ad affrontare meglio lockdown e dad. L’altro appuntamento, condotto da don Fabio Brédy, parroco della Cattedrale, ha avuto un taglio più catechistico. L’ultimo, di don Settimio Carone, vice parroco di Sant’Anselmo e di San Lorenzo ad Aosta, sarà più metodologico. «Sono stati i corsi di aggiornamento che organizziamo tutti gli anni, che grazie alla modalità online hanno visto partecipare una buona parte dei catechisti. Nei due incontri di aprile abbiamo registrato fino a 120 iscritti in tutta la Valle d’Aosta» conclude don Borbey.