«Esploratori», sculture a Punta Helbronner

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Sono «Esploratori» che per primi hanno scoperto montagne inviolate, salito vie impervie, chiuso discese con gli sci su discese vergini. Per la prima volta, sul Monte Bianco sarà omaggiata la scultura trentina come simbolo di legame tra le montagne. Un patrimonio da proteggere e da trasmettere alle generazioni future, per dare un contributo culturale alla storia alpinistica. Sono 6 le sculture posizionate a Punta Helbronner, nella stazione di arrivo della funivia del Monte Bianco Skyway, per onorare le spedizioni dei grandi alpinisti, omaggiandole della vista del tetto d'Europa e della sua catena granitica, ricca ancora oggi di grandi imprese da parte di giovani appassionati.

Le sculture esposte nella stazione di Punta Helbronner sono 6 e raffigurano Reinhold Messner, re dell'alpinismo italiano, con tutti e 14 gli 8.000 del globo scalati e oltre 3.500 spedizioni in carriera; Heini Holzer, pioniere dello sci estremo; Sepp Schrott, alpinista autore di numerose «prime»; Paula Wiesinger, prima campionessa italiana di sci alpino, medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Cortina d'Ampezzo nel 1931; Johann Santner, padre dell'alpinismo tirolese; Joseph Pichler, tra i pioneri dell'alpinismo altoatesino nell'Ottocento.

Il progetto espositivo è della Sportler, azienda di abbigliamento nel mondo dello sport, e della Unika, azienda della val Gardena che riunisce 43 artigiani accomunati dalla passione per l'arte. Le 2 aziende, si legge in una nota, «hanno subito creduto nella funivia panoramica di Courmayeur, come espositore naturale delle loro opere, che trovano un luogo adatto tra le cattedrali granitiche del Monte Bianco».

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