Espace Mont Blanc, a Valpelline trionfa Reinun dei Frères Cunéaz

Espace Mont Blanc, a Valpelline trionfa Reinun dei Frères Cunéaz
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E’ stata una giornata indimenticabile per i fratelli Christian e Edy Cunéaz che sabato scorso, 14 settembre, hanno vissuto la grande emozione di vedere la loro Reinun trionfare in casa all’Espace Mont Blanc che si è tenuto per la prima volta a Valpelline in concomitanza con la tradizionale Fea de Vapeleunna, una manifestazione iniziata la sera di venerdì 13, terminata domenica 15 ed arricchita dal mercatino dei prodotti artigianali e delle eccellenze enogastronomiche valdostane. Grande soddisfazione pure per il proprietario della reina sconfitta in finale: Brunie, di Claudio Berthod di Doues, protagonista di una prestazione al di sopra di ogni aspettativa. Infatti ha attaccato subito Reinun che però non si è fatta intimorire e ha resistito all’avversaria che si è rifatta sotto dopo essersi allontanata 2 volte prima di arrendersi. Un pubblico delle grandi occasioni, con 3mila spettatori, ha perciò applaudito nell’undicesima edizione dell’Espace Mont Blanc un successo tutto rossonero a 4 anni da quello di Jardin di Aurelio Crétier - a pari merito però con le 2 regine svizzere Ciara di Renata e Elmar Ruffiner e Schiwitzon di Lucien Carthoblaz - che ha sancito il ritorno nella nostra regione del trofeo per cui si sono sfidate reines valdostane, vallesane e savoiarde. Terzo e quarto posto rispettivamente per le elvetiche Brunie di Jean-Michel Quinodoz, battuta dalla sua omonima valdostana, e Banba di Georgy Besse che ha ceduto a Reinun. Oltre a Reinun e a Brunie sono scese nell’arena per difendere i nostri colori anche Fiona di Michele Bionaz, Quiss di Fulvio Borbey, Malika di Aurelio Cretier, Bijou della famiglia Bonin, Bufera dei Frères Diémoz, Riban di Ivan Heresaz, Vespa di Stefano Lale Demoz, Merlitta di Ivan Landry, Carnot di Joel Montrosset, Only You di Giulio Peaquin, Rythme di Loris Pieiller, Queggiun di Edi Viérin, Freisa di Nadir Jordan, Mangis di Livio Charles. Inoltre 3 “riserve” valdostane - Couronne di Claudio Berthod, Vedet di Michele Bionaz e Rebelle di Ivan Heresaz - hanno sostituito in parte le 6 defezioni tra le fila francesi dovute ai test per la “bluetongue”. La sfida è stata quindi tra 19 primipare valdostane, 16 svizzere e 10 francesi. Bufera di Antoine Delaplace è stata l’unica regina francese ad accedere ai quarti di finale assieme alla valdostana Merlitta di Ivan Landry e alle svizzere Perone di Antoine e Christian Betrisey e Etoile dei Frères Dayer. Da rilevare che alcuni combats si sono prolungati per mezz’ora come quelli dell’elvetica Etoile dei Frères Dayes con Vedette di Michele Bionaz, Fiona sempre di Bionaz e l’elvetica Tigresse di Jean-Pierre Follonier e tra la francese Chamonix di Jerome Garcin e Carnot di Joel Montrosset. Quest’ultima, peraltro, ha dovuto abbandonare per l’infortunio a un corno, tempestivamente medicato. Pertanto Fiona, Chamonix e Tigresse sono state premiate come le reines più combattive. A margine dell’Espace Mont Blanc anche una premiazione speciale: il presidente dell’Association Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin ha omaggiato in segno di riconoscenza con un bel campanaccio Rosa Glarey, 92enne di Champorcher, che ama decorare con il pirografo bastoni di legno da passaggio per poi donarli ai membri dell’associazione.

Il presidente dell’Association Amis des Batailles de Reines Roberto Bonin omaggia Rosa Glarey

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