Erik Lavevaz: “Le espulsioni dei volontari storici dell’Aido eccessive e umilianti”
«Nel marzo scorso siamo riusciti ad avere un incontro diretto con la presidente dell’Aido Flavia Petrini. In questa occasione, ho avuto modo di testimoniare l’importanza dell’azione dell’Aido e il rilievo che questa associazione ha avuto negli anni nella crescita generale del tessuto del volontariato nella nostra regione. Non è stato però possibile trovare spazi per un dialogo che potesse riavvicinare le parti». Lo ha detto il presidente della Regione Erik Lavevaz rispondendo mercoledì 16 novembre scorso, in Consiglio Valle, a un’interrogazione presentata da Erika Guichardaz di Pcp relativa al commissariamento dell’Associazione Italiana Donatori di Organi della Valle d’Aosta. «L’Aido è un’associazione privata, che opera secondo quanto previsto da statuto e regolamento che si è data, spiace constatare che incomprensioni e letture burocratiche abbiano portato a decisioni estreme che trovo anche “umilianti” per gli interessati: - ha proseguito Erik Lavevaz - una conclusione drastica ed eccessiva, non solo l’espulsione, ma soprattutto l’annullamento della manifestazione di volontà di persone che hanno dedicato la loro vita alla creazione e al radicamento di questa associazione. Tutto ciò, tra l’altro, facendo leva su questioni organizzative senza considerare le specificità territoriali della Valle d’Aosta. Auspichiamo che vista l’attuale situazione di inesistenza dell’Aido in Valle d’Aosta si possa ritrovare un momento di serenità per permettere la ripresa dell’attività con modalità adeguate al nostro territorio, nell’ambito delle disposizioni statutarie che paiono consentirlo».