Energie, Orsières e Reinette sono reines regionali All’arena Croix-Noire uno spettacolo di emozioni
Sono Energie di Nello Girod di Fontainemore, Orsières di Alino Marquis di Nus e Reinette di Gildo Bonin di Gressan le regine regionali del 64esimo concorso delle batailles de reines. Domenica scorsa, 24 ottobre, la finale ha offerto un grandissimo spettacolo con combattimenti di alto livello e una cornice di pubblico che non si vedeva da tempo: quasi 4.000 persone. Complice anche la splendida giornata di sole, che ha dato l’illusione di un colpo di coda dell’estate, almeno fino al tramonto quando la temperatura è rapidamente scesa e dagli zaini gli spettatori hanno cominciato a far uscire maglie e giacche pesanti per assistere agli ultimi incontri senza battere i denti.
che semifinale
tra Baghera e Peloria!
A giocarsi il titolo di reina des reines sono state 2 bovine tra le più pronosticate della vigilia: Energie di Nello Girod e Peloria di Simon e Julien Charbonnier. Dopo una lunga fase di studio, le due splendide reines hanno dato vita a un combattimento degno dell’ultimo atto della Regionale, che si è concluso contro le transenne ed Energie a vincere meritatamente, facendo valere anche il suo peso superiore di circa un quintale. Forse, però, il destino si era già in parte deciso in semifinale, quando Energie si è sbarazzata abbastanza in fretta di Queggion di Davide Pierin (che in precedenza si era sfiancata in un combat interminabile contro Rebelle di Enzo Marcoz) mentre dall’altra parte del campo Peloria dava vita a un duello magnifico con la colossale Baghera di Maura Mochet, reina del peso con i suoi 815 chilogrammi e sostenuta da un tifo scatenato con tanto di striscione sugli spalti che recitava “Baghera al Piccolo ci hai fatto brindare, oggi facci sognare”. Alla fine la regina di Antey-Saint-André riusciva a spuntarla ma dopo aver lasciato tante energie sul prato dell’arena.
Detto del lunghissimo quarto di finale tra Queggion e Rebelle, nella medesima fase la futura reina si liberava con classe di Pistache di Ymak Frassy e Marco Chamonin mentre Baghera aveva la meglio su Lisetta sempre di Frassy e Chamonin e Peloria doveva sudarsi il passaggio del turno contro una tenace Cardelleun di Piero Busso, in un avvincente combat caratterizzato da poderose spinte di collo.
Applausi anche per Tzatagne di Luca Vuillermoz e per Reinoun di Massimiliano Garin, premiate come le più combattive della categoria.
fuori presto tra gli applausi
Il giro d’onore di Brunie - reina di seconda categoria nel 2018 e nel 2019 - in un trionfo di applausi tributato dall’intera arena Croix-Noire è stato uno dei momenti forti del concorso di seconda categoria, a cui peraltro non sono mancati combattimenti eccezionali. Brunie, che ha ricevuto un meritatissimo premio alla carriera e che era alla sua ultima apparizione in arena, si è arresa a Jardin di Alino Marquis; Maxime Quendoz, che legge nel cuore della sua strepitosa reina, ha deciso di non farla insistere in un prolungato combattimento che stava diventando troppo duro per lei e l’ha accompagnata fuori in un gesto che ha rilevato - ancora una volta - l’amore che gli allevatori nutrono per i propri animali.
La finale tra Orsières di Alino Marquis e Farca di William Guala è stato un susseguirsi di emozioni. Dapprima Farca sembrava darsi alla fuga dopo pochissimi secondi ma quando già il pubblico stava celebrando l’esito con un sorpreso boato ecco che si fermava, tornava a girarsi e a osservare la sua avversaria. Alla fine, però, Farca ha ceduto definitivamente dando libero sfogo alla gioia della famiglia Marquis. In semifinale la futura reina Orsières aveva avuto la meglio su Belville dei Frères Cunéaz mentre Farca aveva allontanato Fribourg di Vilmo Bizel. Ai quarti proprio Fribourg aveva dato vita a una bellissima battaglia contro Skin del debuttante Nadir Vallet, che può essere orgoglioso della splendida prestazione della sua bovina. Spettacolare anche la sfida tra Farca e Vedette di Clelia Bich mentre Orsières eliminava Gitane di Vilmo Bizel. Rapido il quarto di finale tra Gitane di Michele Bionaz e Belville dei Cunéaz, con quest’ultima che approdava senza difficoltà alla semifinale, dove però il suo percorso si sarebbe interrotto.
Come più combattive di categoria sono state premiate la bovina “fatale” a Brunie - Jardin di Alino Marquis - e Farinella di Piero Busso.
epica tra Baronne e Genève
La quinta regina regionale della famiglia Bonin di Gressan è arrivata in terza categoria dove Reinette ha confermato il suo ruolo di favorita che molti le attribuivano alla vigilia. Non è stata, però, un’impresa facile. La finale contro Baronne di Davide Grimod è stata lunga, tanto che - un fatto del tutto insolito per le finalissime - si è dato avvio pure a quella di seconda categoria quando ancora i pesi leggeri non avevano decretato la loro regina. Alla fine Reinette ha fatto valere la sua maggiore freschezza, dopo che in semifinale aveva battuto la pur fortissima Negro di Stefano Charrier mentre Baronne si affaticava in un altro duello eterno con Genève di Corrado Diémoz, durante il quale è successo di tutto, pure che la futura finalista saltasse in groppa alla sua avversaria. Nei quarti di finale alzavano bandiera bianca Gitane di Ivan Landry, Veloce di Philippe Perron, Tzardon di Mauro Gorraz e Iena dei fratelli Clerin. Come più combattive di terza categoria sono state infine premiate Tarzan di Edy Damarino e Margot di Ugo Revil.