Energia, il Savt: «Urgente aprire un tavolo di confronto con il Governo regionale»
Nel dibattito su come affrontare i rincari stratosferici dei prezzi di energia elettrica e gas, interviene con una nota il Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs-Savt, il cui segretario generale è Claudio Albertinelli. «Il problema del caro energia si sta facendo ogni giorno più preoccupante. - evidenzia il Savt - Sono attesi, con grandi aspettative dal mondo produttivo, interventi a livello nazionale e internazionale che vadano nella direzione di calmierare i prezzi. Molte imprese, e di conseguenza le persone che vi operano, rischiano di essere messe in ginocchio da questa impennata senza controllo dei prezzi dell'energia». A tal proposito, il Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs ricorda che «Anche la Valle d'Aosta non fa ovviamente eccezione. Il grido di allarme dei commercianti ed artigiani, la fermata forzata della Cogne, l'aumento dei prezzi degli impianti a fune, le difficoltà del mondo agricolo sono solo i primi segnali di una situazione che rischia di essere molto grave per il nostro tessuto economico e sociale».
Tutto ciò considerato, «Come Savt riteniamo che sia fondamentale aprire un tavolo di confronto tra le parti sociali e il Governo regionale al fine di capire quali misure possano essere messe in campo a livello locale per aiutare le famiglie e le imprese». Il sindacato ammette che nessuno ha la bacchetta magica o una formula magica per risolvere immediatamente una crisi che ha radici lontane nel tempo e profonde nel terreno socio-economico. «Siamo consapevoli che non potrà essere un intervento regionale a risolvere completamente il problema - rileva infatti la nota del Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs - vista la sua entità e che saranno fondamentali gli interventi nazionali e internazionali. È però altrettanto sicuro che anche questi interventi non saranno sufficienti per risolvere del tutto il problema. Per questo è fondamentale capire come si possa intervenire anche con misure regionali per aiutare le imprese e le famiglie, in particolare quelle dei lavoratori che si troveranno maggiormente in difficoltà con il lavoro e si ritroveranno ad esempio in cassa integrazione, come sta succedendo proprio in questi giorni con la Cogne».