Elicottero precipitato a Cervinia: il pilota patteggia otto mesi
Dopo un risarcimento, ha patteggiato 8 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, Giorgio Oliva, 63 anni, di Odolo, in provincia di Brescia, in relazione all'incidente in elicottero costato la vita, il 25 ottobre 2020, ad Alfredo Buda, 59 anni, manager della Iro, anche lui di Odolo. L'udienza si è svolta mercoledì scorso, 1° febbraio, davanti al gup di Aosta Davide Paladino. Giorgio Oliva era accusato di omicidio colposo. I 2 stavano rientrando in elicottero da una giornata sugli sci trascorsa a Breuil Cervinia quando il velivolo era precipitato a circa 3.000 metri di quota in un zona impervia di Cime bianche laghi, fuori dalle piste battute. La Procura di Aosta, con il pm Luca Ceccanti titolare del fascicolo, riteneva che - in base alla perizia disposta con incidente probatorio dal gip per accertare la dinamica ed eventuali responsabilità dell'incidente - quel giorno mancassero le condizioni di sicurezza necessarie, a partire dalla visibilità. L'allarme era scattato in serata, dopo che la centrale di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, aveva ricevuto il segnale - il cosiddetto Elt-Emergency locator transmitter - di un possibile incidente, avvisando quindi la Centrale unica del soccorso della Valle d'Aosta. Nelle ricerche - durate oltre 3 ore con scarsa visibilità in quota - erano stati impegnati gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Soccorso alpino valdostano, insieme all'elicottero di Air Zermatt. Giorgio Oliva dopo l'incidente era stato ricoverato all'ospedale di Berna, in Svizzera.