Elezioni, si definisce il quadro delle candidature Scendono in campo Alessia Favre e Luisa Trione

Elezioni, si definisce il quadro delle candidature Scendono in campo Alessia Favre e Luisa Trione
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«E’ una scelta del movimento, della quale prendo atto». Andrea Rosset, Uvp, ex presidente del Consiglio Valle, commenta così la candidatura sfumata alla Camera dei deputati. Al suo posto per quel seggio correrà Alessia Favre, ex presidente dell’Union Valdôtaine Progressiste. Quella di Andrea Rosset, di corsa, era iniziata lo scorso dicembre, in occasione della conferenza stampa di fine anno. «L’Uvp mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi al Parlamento, mi dimetto da Presidente del Consiglio Valle» aveva annunciato. Poi le riunioni con gli alleati Uv, Epav e Pd, con il percorso che si fa complicato. E il Pd che propone Paola Vacchina in alternativa a Rosset. Alla fine la sintesi - e l’intesa - arriva sul nome di Alessia Favre. Con buona pace di Andrea Rosset. «Avrei preferito però più chiarezza dal mio partito - si sfoga Rosset -, ho sempre più netta l’impressione che tutto fosse già stato stabilito da tempo. Io ritengo che quando tu proponi un candidato, se lo fai con convinzione, poi lo sostieni...».

Candidatura archiviata perchè il Pd si è messo di traverso? «Ma per favore... Il mio ritiro non è solo a causa del Partito democratico. Anzi, diciamo che il Pd è stato giusto uno strumento per arrivare alla mia esclusione. Operazione che ha avuto un regista» conclude Andrea Rosset.

“Il progetto prima di tutto”

«Quando il movimento mi ha richiesto una disponibilità per le elezioni politiche, - dice Alessia Favre - confesso di essere rimasta un po’ “spiazzata”, anche perchè avevamo rivendicato con grande forza al tavolo delle trattative la candidatura di Andrea Rosset che però non ha trovato sintesi e questo percorso è stato intrapreso per trovare una condivisione con gli alleati, nella consapevolezza che il progetto politico che stiamo portando avanti viene prima di ogni cosa. E ne ribadiamo l’importanza politica».

«Superato lo stupore iniziale - prosegue - ho sentito il peso di una responsabilità importante nei confronti della nostra comunità e del mio movimento, che in questi anni mi ha dato molto e al quale ho confermato il mio impegno e che ringrazio per il sostegno unanime.

Credo fortemente nella militanza e sono profondamente convinta che le persone che si riconoscono in un ideale o in una causa e in un movimento debbano considerarsi strumenti a disposizione dello stesso».

«Le idee e le proposte le portano avanti le persone e al di là degli individualismi e delle ambizioni personali, ciò che conta è il lavoro coeso di una squadra per un progetto condiviso - spiega Alessia Favre - Il progetto di cui parlo è la proposta politica che oggi governa la Valle d’Aosta, che si caratterizza con un’area autonomista, democratica e progressista, capace di guardare al futuro e di assumersi responsabilità, anche non facili».

«In questo senso ringrazio gli alleati per la fiducia. Ringrazio il Partito democratico che ha condiviso la mia candidatura anche rinunciando ad esprimere un candidato, ringrazio i colleghi di Epav con i quali condividiamo il percorso di fede autonomista e federalista e un ringraziamento particolare all’Union Valdôtaine. Nel corso di questa campagna elettorale abbiamo una grande occasione per dimostrare che i personalismi devono essere messi da parte e che la condivisione di ideali, valori e percorsi può superare ogni difficoltà e rafforza ogni proposta politica».

«Ci aspetta un percorso impegnativo, nel corso del quale avremo modo, Albert Lanièce ed io insieme ai movimenti della coalizione e a coloro che ci supporteranno in questo periodo di campagna elettorale - conclude Alessia Favre - di parlare di contenuti e punti programmatici e delle proposte per il futuro».

Sull’altro versante, è Luisa Trione la candidata al Senato per la coalizione formata da Alpe, Stella Alpina e Pour Notre Vallée-Area Civica. Affianca il notaio Giampaolo Marcoz che è il candidato alla Camera. Quarantasette anni, di Nus, attuale presidente regionale delle Acli, attiva nel mondo della cooperazione sociale attraverso la cooperativa Enaip Vallée d’Aoste, Luisa Trione è laureata in pedagogia, sposata, e madre di due giovani di 15 e 18 anni. Siede all’opposizione in consiglio comunale a Nus.

Il progetto della coalizione è stato denominato «Per tutti, pour tous, pe tcheut», un «percorso di rinnovamento dell'ambito autonomista che è l'inizio di un percorso che possa rilanciare la Regione».

Mouv', «analizzando la complessa situazione politica», sosterrà esclusivamente il candidato alla Camera Giampaolo Marcoz: così finisce la diatriba per la mancata candidatura di Caveri (vedi articolo in basso). «Per le elezioni politiche servono persone serie ma fresche. - spiega Chantal Certan sulla “questione Caveri” - Penso che tutti noi siamo a disposizione e al servizio dei movimenti, poi la coalizione ha fatto dei percorsi e dei ragionamenti». «Nessun personalismo contro Luciano Caveri. - aggiunge Albert Chatrian - Noi eletti siamo a disposizione del nostro movimento, avevo dato la mia disponibilità ma non sarò candidato al Parlamento anche perché Alpe mi ritiene più utile a lavorare qui in questa fine di legislatura e per preparare il programma delle elezioni regionali».

Infine il Movimento 5 stelle: i grillini candideranno alla Camera Elisa Tripodi (31 anni, consulente assicurativo) e al Senato Luciano Mossa (43 anni, militare della guardia di finanza). Sono stati eletti nelle votazioni on line. «Entrambi attivisti e organizer del Meetup Aosta e dintorni da lungo tempo, - spiega una nota del M5s - hanno accolto la notizia della loro elezione con entusiasmo e senso di responsabilità, pronti ad affrontare l'agone elettorale con il supporto dei portavoce e degli attivisti valdostani».

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