Elezioni europee, Pays d'Aoste Souverain propone: «Candidiamo un indipendentista»

Elezioni europee, Pays d'Aoste Souverain propone: «Candidiamo un indipendentista»
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«Per la Valle d'Aosta d'Aosta è praticamente impossibile avere un rappresentante al Parlamento Europeo. Abbiamo dei dubbi, come ha recentemente detto la Meloni, che la Valle d'Aosta possa essere rappresentata a Bruxelles da un partito di destra. Quindi facciamo un appello a tutti i movimenti autonomisti e non: appoggiate un candidato indipendentista. E' bel segnale da mandare a Roma».

Lo ha detto Christian Sarteur, responsabile politico di Pays d'Aoste Souverain, in occasione della Festa nazionale della Valle d'Aosta - giovedì scorso, 7 marzo - che ricorda l'istituzione del Conseil des commis del 1536. Pays d'Aoste Souverain - che nel 2024 festeggia i 10 anni di attività - ha già individuato un nome da proporre per la candidatura, «che sarà svelato nelle prossime settimane».

Il nome dovrebbe essere quello di Philippe Milleret, noto cantautore valdostano e tra i fondatori di Pays d'Aoste Souverain. Il movimento sta cercando però di coinvolgere l’ex presidente della Regione Laurent Viérin. Se quest’ultimo dovesse mettersi a disposizione, Milleret rinuncerà sicuramente a candidarsi per sostenere Laurent Viérin, che lui stesso ha proposto.

Tornando all’incontro di giovedì scorso, tra gli altri temi affrontati c'è la «zona franca», sulla quale «è stata fatta un'operazione di marketing, quando la lanciammo noi ci presero per matti - prosegue Christian Sarteur - ma adesso ne parlano tutti. Anche se quella proposta ora non è una zona franca, perché continua ad attingere le ricorse dal bilancio regionale». Pays d'Aoste Souverain propone poi di avviare «azioni forti di civilisation valdôtaine», partendo anche dalle scuole, «perché sono pochi a conoscere la storia valdostana». In occasione della Festa nazionale della Valle d'Aosta è stato infine presentato il Manifesto del Movimento culturale dell'Arpitania, fondato da Joseph Henriet, scritto dallo stesso Henriet insieme a Florian Corradin. «Quella proposta ora non è una zona franca, perché continua ad attingere le risorse dal bilancio regionale. Insisteremo con la rivendicazione dei quindici decimi del reparto fiscale» ha affermato Christian Sarteur. Altri punti sono lo sviluppo sinergico dei settori rilevanti nel tessuto economico valdostano, il potenziamento dell’assistenza territoriale e la maggiore autonomia comunale nelle scelte legislative, sociali ed economiche. «L’Arpitania è un sogno e non so se sarà realizzato, ma è una bandiera che dobbiamo tenere alta e diffondere» ha detto Joseph Henriet. Primo punto e cuore del manifesto, la persona: «Crediamo nell’Arpitania come in una confederazione di popoli, dove tutti i popoli devono essere liberi e confederati tra loro, e dove alla base della società c’è l’individuo che può esprimersi consapevole e libero» ha aggiunto Philippe Milleret.

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