Elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea Inizio dei lavori programmato per dicembre 2023
È pronto il progetto di fattibilità tecnico economica che la Rete Ferroviaria Italiana ha presentato al Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Lo ha comunicato il presidente della Regione Erik Lavevaz - assessore ai Trasporti ad interim - in un incontro con il comitato La Valle d'Aosta Riparte, che ha promosso la legge regionale sull'elettrificazione della ferrovia Aosta-Ivrea e la riapertura della tratta tra Aosta e Pré-Saint-Didier. Il parere ministeriale è «previsto per le prossime settimane, entro la fine di febbraio» e «nel frattempo si sta redigendo il progetto definitivo, da completare nel mese di aprile per avviare l'iter autorizzativo delle opere». Lo scrive in una nota il comitato. Sono previste tre sottostazioni elettriche per alimentare la linea a Donnas, Châtillon e ad Aosta, su terreni già di proprietà delle Ferrovie. L'inizio dei lavori è a dicembre 2023 e «Rfi intende procedere in contemporanea con molti cantieri» perché «le regole del Pnrr prevedono tassativamente l'ultimazione dell'opera entro il 2026».
Nel progetto di elettrificazione sono compresi interventi importanti in quattro stazioni, due sul versante piemontese e due in Valle d'Aosta, a Nus e a Hône-Bard, per avere movimenti in contemporanea dei treni e per consentire l'accesso agli utenti con sottopassi o sovrapassi. Tra le opere già programmate vi è il prolungamento del sottopassaggio della stazione di Aosta e la posa di ascensori.
Il comitato evidenzia «la necessità di intervenire sull'attuale sottopasso non solo per prolungarlo a nord come già previsto, ma anche per allargarlo, abbellirlo e renderlo un collegamento pedonale e ciclabile di intenso utilizzo fra parte nord e parte sud. Del resto sarebbe la direttrice pedonale e ciclabile più breve anche rispetto al parcheggio pluripiano a sud della ferrovia, attualmente sottoutilizzato».
Sulla riapertura della tratta tra Aosta e Pré-Saint-Didier, «il progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere per la riapertura è in corso di definizione» scrive il comitato. Che aggiunge: «Lo studio per aumentare la portata assiale da sedici a diciotto tonnellate e poter così far viaggiare gran parte della flotta di Trenitalia, e anche i cinque treni bimodali di proprietà della Regione, non ha un costo significativo, si tratta di opere di manutenzione che si possono fare contestualmente al rifacimento dell'intero armamento della linea, che è il lavoro principale da realizzare». Rfi «ha già a disposizione una parte delle somme necessarie, ma deve completare la sua provvista».
Per il comitato, la riapertura della tratta dell'Alta Valle «non solo è prevista da una legge regionale e da un accordo quadro sottoscritto tra Rfi e Regione», ma potrà servire durante l'elettrificazione dell'Aosta-Ivrea per «offrire un servizio di mobilità interna su binario fra Châtillon, Aosta e Pré-Saint-Didier e per utilizzare i cinque bimodali di proprietà della Regione che altrimenti starebbero fermi».