Eleonora Marchiando vola ai Mondiali e sogna un posto per le Olimpiadi di Tokyo

Eleonora Marchiando vola ai Mondiali e sogna un posto per le Olimpiadi di Tokyo
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“Tokyo? Un pensiero l’ho fatto, inutile negarlo. Per meritarmi la convocazione devo continuare ad andare forte, se possibile ancora più forte di quanto ho fatto finora. La Federazione ha deciso che porterà 7 atlete alle Olimpiadi in Giappone: qualche nome è scontato, altri invece saranno selezionati nei prossimi mesi. Dovrò dare il massimo, a mio avviso qualche speranza di andare ai Giochi ce l’ho”.

Eleonora Marchiando ha 23 anni, è la figlia dell’ex presidente del Coni regionale Piero Marchiando, nel 2020 ha conseguito la laurea triennale in Economia all’Università Bicocca di Milano e adesso sta studiando per la magistrale. Particolare di rilievo: fa atletica leggera, con la maglia della Calvesi, e sabato scorso 1° maggio a Chorzow in Polonia ha permesso alla 4x400 italiana di conquistare la qualificazione per Tokyo 2021.

Un mese da

protagonista assoluta

Eleonora Marchiando è soprattutto un’ostacolista: con un allenatore come Eddy Ottoz, obiettivamente, non poteva essere altrimenti. Con il suo tecnico, però, a inizio stagione aveva deciso di provare la strada del giro di pista senza barriere. Scelta azzeccata: a Milano, il 18 aprile scorso, aveva vinto la prima gara outdoor della stagione in 53”28, il suo nuovo personale sulla distanza. Un successo che aveva convinto i vertici della Fidal a convocarla per i Mondiali di staffette dello scorso fine settimana a Chorzow. Eleonora è stata inserita nel quartetto titolare della 4x400 e, da seconda frazionista, ha abbassato ancora il suo limite a 52”42 e soprattutto - insieme alle sue compagne di squadra - ha conquistato il terzo posto nella prima batteria e il settimo assoluto delle qualifiche, meritandosi così la finale del Mondiale del giorno dopo e qualificando la squadra per le Olimpiadi di Tokyo 2021 e per i Mondiali di Eugene, negli Stati Uniti d’America, del 2022.

“Non avevo mai gareggiato in seconda frazione, è molto diversa dalla terza in cui ero stata schierata agli Europei indoor del mese di febbraio. - racconta Eleonora Marchiando - Nella prima curva bisogna mantenere la corsia, successivamente avere la capacità di gestire il rientro e il “corpo a corpo” con le altre atlete”. Pur da debuttante la Marchiando ha fatto parecchio bene: insieme a Raphaela Lukudo (53”48), Petra Nardelli (52”18) e Ayomide Folorunso (51”96) la squadra ha chiuso in 3’30”04 guadagnandosi la finale di domenica.

Il giorno dopo, con appena 7 gradi di temperatura e qualche goccia di pioggia, l’Italia si è migliorata ancora andando a prendersi il quinto posto della finale in 3’32”69, a poco più di 4 secondi dalla vincitrici di Cuba (3’28”41) e a 3 primi dalla medaglia di bronzo della Gran Bretagna (3’29”27). In questa occasione la 23enne della Calvesi, così come in batteria, ha corso la seconda frazione in un sontuoso 52”68, prendendo il testimone da Raphaela Lukudo (53”94) e consegnandolo a Petra Nardelli (52”94) che poi ha lanciato l’ultima componente del quartetto azzurro, Ayomide Folorunso (53”13).

Si riparte da zero:

obiettivo Tokyo 2021

La festa azzurra è durata lo spazio di qualche ora: la nazionale è rientrata in Italia lunedì ed Eleonora Marchiando è tornata ad Aosta già mercoledì 5 maggio. L’exploit di Chorzow non cambia infatti la vita della ragazza della Calvesi, che continua ad allenarsi e a studiare, portando avanti una vita “in parallelo” che molti avrebbero difficoltà a condurre. “Studiare e correre ad alto livello è difficile, però le gare sono nel fine settimana, quando gli esami non ci sono, e quindi le 2 cose non si sovrappongono. - continua Eleonora Marchiando - Adesso dovrò programmare la seconda parte della stagione, nella speranza di poter essere convocata per Tokyo”. Prima dei Mondiali in Polonia l’idea di Eleonora Marchiando era quella di concentrarsi sui 400 ostacoli: ora le cose potrebbero cambiare. “Credo che si possano portare avanti 2 programmi paralleli, certamente continuerò a lavorare sui 400 perché credo di avere le possibilità di migliorare in questa specialità. Non so ancora che gare farò, l’unica certezza è che devo andare forte in questa specialità di qui ad agosto per meritarmi la convocazione per le Olimpiadi. Ho le carte in regola per provarci e non demorderò”.

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