Eleonora Marchiando stacca il pass per le Olimpiadi
Ora è ufficiale: Eleonora Marchiando andrà alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Dopo un inseguimento iniziato a febbraio praticamente all’ultimo giorno utile la 23enne della Calvesi ha raggiunto il suo obiettivo. Il minimo per i Giochi è arrivato domenica scorsa, 27 giugno, al termine della finale dei Campionati Italiani dei 400 ostacoli che ha regalato alla valdostana pure il titolo nazionale assoluto della specialità. Dettagli. La verità è che la gara di una settimana fa a Rovereto ha fatto avverare un sogno che soltanto 6 mesi fa sembrava una chimera.
Un miglioramento di mezzo secondo
Ad aiutare la Marchiando, a dirla tutta, è stato anche il fato. Perché raramente in Italia vi sono così tante atlete competitive in una specialità di nicchia come i 400 ostacoli. Erano 4 le ragazze capaci di scendere sotto il muro dei 56 secondi, 4 atlete capaci di rendere alto - altissimo - il livello di una delle finali più attese dei tricolori. Ai blocchi di partenza di Rovereto Eleonora Marchiando, grazie al secondo miglior tempo della batteria di sabato (57”28), occupava la quarta corsia: davanti a lei Yadisleidy Pedroso in quinta e Linda Olivieri in sesta, mentre alle spalle della pupilla di Eddy Ottoz, in terza, c’era Ayomide Folorunso. Era proprio quest’ultima ad accendere le polveri, partendo di gran slancio e raggiungendo la Marchiando a metà del rettilineo opposto all’arrivo. La campionessa della Calvesi si accodava all’emiliana e al nono ostacolo lanciava la controffensiva con una progressione che schiantava le avversarie: 55”16, 24 centesimi meno del minimo olimpico, con oltre mezzo secondo di miglioramento rispetto alla già sontuosa gara di Ginevra di appena 3 settimane prima (55”68). Una gara esemplare che ha portato il direttore tecnico della nazionale italiana Antonio La Torre a dire che la “Marchiando è stata straordinaria”. Al secondo e al terzo posto, in 55”54 e 55”79, Linda Olivieri e Yadisleidy Pedroso.
“Sono contenta come non mai, soprattutto perché sugli spalti c’erano la mia famiglia e i tecnici Eddy Ottoz e Roberto Bonomi, vincere davanti a loro è stata la gioia più grande. Sapevo che non era facile, però partivo da una gara - quella di Ginevra - dove avevo sbagliato la ritmica dei salti ed ero quindi consapevole di potermi migliorare. La finale è stata tirata, il livello era decisamente buono. Sono partita con l’idea di provare a vincere il titolo italiano, però sotto sotto l’idea era quella del minimo”.
E’ di poche parole Eleonora Marchiando, che fino a qualche giorno fa sperava in una chiamata nella staffetta azzurra del miglio: ora invece la prospettiva è di essere a Tokyo 2 volte protagonista, nella prova individuale del giro con ostacoli e nella 4x400. Le convocazioni ufficiali sono arrivate ieri, venerdì 2 luglio: il nome della valdostana è appuntato pure vicino alla specialità della 4x400 mista. Le altre 2 azzurre che gareggeranno nei 400 ostacoli sono la Olivieri e la Pedrono, mentre la Loforunso è stata inserita in squadra solo per le staffette. Eleonora Marchiando, dopo essere stata premiata ieri - venerdì - in Comune ad Aosta torna oggi a Rieti per ultimare la preparazione. “Ho ancora tanto lavoro da fare, non ho ancora pensato a Tokyo e alle Olimpiadi. Prima degli Italiani avevo messo nel mirino il meeting di martedì 29 giugno a Lucerna, l’ultima gara valida per qualificarsi. Però quando a Rovereto ho visto il tabellone che segnava il tempo di 55”16 ho capito che era fatta”.