Effetto Green pass, disagi limitati Due anziani positivi al Père Laurent

Effetto Green pass, disagi limitati Due anziani positivi al Père Laurent
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Dall’entrata in vigore, venerdì scorso, 15 ottobre, dell’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro, nessuna particolare criticità è stata riscontrata in Valle d’Aosta in termini di andamento produttivo ed erogazione dei servizi.

E’ quanto è emerso ieri, venerdì 22 ottobre, dalla seconda riunione straordinaria del Consiglio per le politiche del lavoro, convocata dall’assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy per monitorare gli effetti dell’applicazione delle norme nazionali. Vi hanno preso parte il presidente della Regione Erik Lavevaz, i componenti istituzionali e quelli tecnici dell’organismo, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni datoriali dei vari settori e della Chambre Valdôtaine.

Per ciò che concerne in particolare l’Amministrazione regionale, dai dati forniti emerge un limitato impatto sulla riduzione del personale presente e sull’erogazione dei servizi ai cittadini. In sintesi, lo sciopero proclamato nei giorni scorsi ha registrato circa un centinaio di adesioni quotidiane e le sospensioni per mancanza di Green Pass hanno riguardato tra le 24 e le 36 persone al giorno.

Nettamente positivo è stato invece giudicato l’effetto della certificazione verde sulla campagna vaccinale anti Covid, che ha ripreso un netto andamento di crescita fino a superare, in alcuni casi, le 300 somministrazioni quotidiane. E’ stato anche comunicato che, su richiesta dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, l’Azienda Usl ha avviato la procedura per rendere gratuita la somministrazione dei tamponi nei giorni antecedenti al rilascio del Green pass a coloro che si sono sottoposti al vaccino.

Il presidente della Regione Erik Lavevaz dichiara che «Benché ci sia stato allarmismo nei giorni che hanno preceduto il 15 ottobre, possiamo dire che, fino ad ora, l’introduzione del Green Pass nei luoghi di lavoro non ha provocato situazioni così critiche come quelle ipotizzate». Il presidente Erik Lavevaz ha aggiunto: «Il settore dei trasporti, in cui le assenze hanno avuto un’incidenza leggermente superiore, ha retto e le fasce orarie più importanti sono state garantite». Il Presidente della Regione ha anche evidenziato «L’importanza di una condivisione, tra istituzioni e parti sociali, di una linea comunicativa il più possibile precisa e univoca».

Ecco alcuni dati relativi alle presenze di venerdì scorso, 15 ottobre, del personale dell’Amministrazione regionale, primo giorno di entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per i lavoratori. Erano presenti 1.710 dipendenti (su 2.726). Come termine di paragone, il venerdì precedente erano 1.840. 18 persone sono state controllate e sorprese senza Green pass e quindi risultano come assenti ingiustificati, 100 persone erano in sciopero, 56 in malattia (erano 74 il venerdì precedente), 228 in ferie (197 il venerdì precedente), 209 con altri motivi di assenza (270 il venerdì precedente), 13 in smart working (175 il venerdì precedente) e 15 in telelavoro (33 il venerdì precedente). Per 377 persone deve essere ancora validato il giustificativo di assenza, che può essere di smart working o di altre situazioni specifiche.

Alla Cogne pochi i lavoratori sospesi perché privi

della Certificazione verde
«In generale, rispetto al fenomeno “no Green pass”, non ci sono state le centinaia di defezioni che temevamo potessero esserci, tuttavia, rimane qualche incertezza», riferisce Fabrizio Graziola, della Cgil Fiom. Rispetto alla situazione alla Cogne Acciai Speciali, «Il numero di persone sospese perché non avevano il Green pass è contenuto: in 6 si sono presentati venerdì scorso, 15 ottobre, in fabbrica senza possederlo e sono stati sospesi, in 20 hanno comunicato su base volontaria all'azienda di non averlo, e fra questi la metà ha già fatto il vaccino o è in lista per farlo». Sono state «15 le persone in mutua mentre l'adesione allo sciopero indetto dalla Fisi, “sindacato” che mi lascia molte perplessità, è stata bassissima». Più complicato in questo quadro «Il discorso relativo alle ferie, non si può sapere quanti lavoratori non ci saranno la prossima settimana, fra chi farà o non farà il tampone, chi si vaccinerà, chi aderirà allo sciopero della Fisi. Di conseguenza è difficile anche prevederle. In ogni caso si tratta di problemi, quelli relativi alle ferie, che c'erano già prima di pandemia e Green pass. Su questo tema faremo delle riunioni ad hoc con l'azienda». Alla luce di una situazione «Che non ha visto reparti bloccati e non prevede variazioni su questo fronte o problemi sulla mancata produzione, quello che preoccupa è lo scollamento fra lavoratori e cittadini, sindacato e istituzioni. La gente riversa le colpe sul sindacato, che non fa le leggi, e il rischio è che aumentino le tensioni sociali». Confcommercio: albergatori

favorevoli al Green pass

anche per i clienti

«Pur di scongiurare quanto accaduto lo scorso anno, il 72 per cento degli operatori» del turismo in Valle d'Aosta si dice «D'accordo con l'obbligo di Green pass anche per i clienti». È quanto riporta uno studio condotto per la Confcommercio della Valle d'Aosta dalla Format Research di Roma. Nello specifico, le strutture ricettive della Valle d’Aosta - il campione comprende 98 alberghi - si mostrano consapevoli del fatto che l'obbligo di Green pass possa scoraggiare una fetta di clienti degli impianti da sci. Tuttavia, la preoccupazione per possibili improvvise nuove chiusure è talmente elevata che induce a considerare tale strumento come la chiave per salvaguardare la continuità delle attività. Lo studio è stato presentato dal presidente della Confcommercio Valle d’Aosta Graziano Dominidiato e dal presidente della Format Research Pierluigi Ascani la mattina di giovedì scorso, 21 ottobre (altro servizio a pagina 11). In generale, su un campione di 2.800 aziende valdostane, il 51 per cento «Valuta positivamente l'introduzione» della certificazione verde «Poiché ha rappresentato la chiave per la continuità delle attività, evitando di fatto nuove chiusure». Solo il 14 per cento ritiene che abbia scoraggiato l'ingresso nei locali di chi non ne è munito. L'81 per cento degli imprenditori del terziario della Valle d’Aosta dichiara di trovarsi d'accordo con l'introduzione del Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori. «Solo il 19 per cento degli operatori si dice del tutto contrario» conclude lo studio.

Più tamponi a pagamento

e su prenotazione

al Drive-in all’Espace Aosta

L’Usl, al fine di rispondere alle richiesta degli utenti, ha incrementato la disponibilità di tamponi da effettuarsi al Drive-in dell’Espace Aosta, aumentando in modo significativo il numero dei posti disponibili prenotabiloi. I tamponi vengono effettuati dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12.30.

Il Drive-in effettua sia i tamponi richiesti da soggetti privati e aziende, sia quelli agli utenti su richiesta delle strutture sanitarie e ospedaliere. I test per Covid-19 effettuati al Drive-in di Aosta sono soggetti al pagamento del ticket e su prenotazione tramite Cup (telefonando al numero 0165 548387 oppure recandosi agli sportelli sul territorio) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16.30. Gli utenti devono presentarsi al Drive-in in possesso dell’attestazione di pagamento del ticket e coloro che non sono soggetti all’obbligo vaccinale dovranno esibire il certificato di esenzione al momento dell’effettuazione del tampone.

Il personale amministrativo del Drive-in consegnerà l’esito del tampone subito dopo l’effettuazione. La certificazione verde Covid-19 (Green pass) sarà disponibile sul portale del Ministero della Salute. Si raccomanda di recarsi al Drive-in rispettando l’orario stabilito all’atto della prenotazione, per evitare disagi all’organizzazione e il possibile annullamento dell’effettuazione del test.

Il dati del monitoraggio

settimanale in Valle d’Aosta

della Fondazione Gimbe
Secondo quanto riportato nel monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, relativo al periodo compreso tra mercoledì 13 e martedì 19 ottobre, in Valle d'Aosta il 69,5 per cento della popolazione ha completato il ciclo vaccinale per il Covid-19 (media nazionale 74,3 pre cento) a cui si deve aggiungere un ulteriore 4,1 per cento (3,8 per cento) che ha ricevuto solo la prima dose. Il numero di nuovi vaccinati della settimana, standardizzato per 100.000 soggetti che non hanno ricevuto nemmeno una dose vaccino a martedì 12 ottobre, è pari a 5.060. Il tasso di copertura vaccinale terze dosi è pari all'1,2 per cento (9,3 per cento). Riguardo alla situazione del contagio in Valle d’Aosta, secondo Gimbe «Si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (82) ed è stabile l'andamento dei nuovi casi (pari a zero) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (2 per cento) e in terapia intensiva (nessuno) occupati da pazienti Covid-19». Casa di riposo Père Laurent, trasferiti in ospedale 2 anziani

vaccinati risultati positivi

Al Père Laurent di Aosta sono risultati positivi 2 ultranovantenni. Entrambi erano vaccinati contro il Covid e sono stati precausionalmente trasferiti all’Ospedale regionale “Umberto Parini”. Uno è asintomatico e l’altro ha avuto una leggera febbre che poi è scomparsa. Tutti gli ospiti della struttura, un’ottantina, e i lavoratori sono stati sottoposti a tampone. Non è risultato nessun altro positivo. A breve l’Usl procederà alla somministrazione della terza dose nelle residenze per anziani aostane.

Nonostante questi 2 nuovi casi di Covid-19, con 8 guariti rilevati nelle ultime 24 ore continua a calare il numero dei positivi in Valle d'Aosta. Sono 92, di cui 89 in isolamento domiciliare e 3 ricoverati all'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta nel reparto Malattie infettive. I dati sono riportati nel bollettino di aggiornamento diffuso ieri, venerdì 22 ottobre, dall'Ufficio stampa della Regione sulla base dei numeri Usl. I tamponi processati nell'ultima giornata sono stati 139.

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