E’ partita da Verrès La Grande Staffetta
Si respirava tanta allegria a Verrès per la partenza de La Grande Staffetta di Obiettivo3 martedì scorso, 6 luglio, guidata dall’atleta paralimpica Alessia Refolo con la sua guida Giorgia Bonetti: una staffetta composta da 70 atleti paralimpici che percorrerà tutta l’Italia in 54 tappe nel segno dei colori della bandiera italiana. C’era l’entusiasmo delle tante associazioni valdostane che si occupano di sport per disabili, di alunni e docenti del progetto “Diverse Bici”, del Carnevale Storico che ha regalato una cornice inedita a questa partenza e, soprattutto, del pubblico presente che ha voluto sostenere così il grande messaggio di Alex Zanardi, fondatore di Obiettivo3. «“Lo sport abilita” - ha spiegato Piero Dainese, direttore sportivo dell’associazione, nella serata di lunedì 5 luglio - nel senso che permette di confrontarsi con i propri mezzi e farci dire che, come ci siamo riusciti in un’impresa sportiva, possiamo riuscire anche nella quotidianità». Guardare oltre il buio che è anche quello delle paure e delle difficoltà è il motto di Alessia Refolo che ha narrato la sua infanzia, gli anni dell’adolescenza in cui ha messo tutta sé stessa nello studio e l’incontro con le tante discipline sportive che pratica: «Ognuna di esse richiede sforzi, sacrifici; ognuna regala qualcosa di diverso nell’emozione di affrontarla». Nel suo racconto appassionato c’era tutta la grinta che le è valsa medaglie in arrampicata, sci nautico, atletica, ciclismo oltre alla splendida amicizia con l’atleta Giorgia Bonetti. “La medaglia più bella”, espressione che dava il titolo della serata, era - come ha detto Piero Dainese - «i sorrisi degli atleti, di chi dice ce l’ho fatta» e ancora, dalle parole del professor Sergio Garzotto del progetto “Diverse Bici”, «di un giovane disabile che riesce a fare la sua prima pedalata attorniato dai suoi compagni di scuola». Si potrebbe aggiungere, a posteriori, che “la medaglia più bella” è il profondo legame che c’era sul palco tra gli ospiti della serata così come l’euforia della lunga mattinata di martedì dove, al parco urbano, grandi e piccini hanno potuto provare tanti biciclette elettriche, tricicli anche biposto, handbikes in un omaggio alla cultura dell’inclusione che ha coronato quello che voleva essere l’obiettivo lanciato dalla manifestazione. Verrès è stato il verde del tricolore nelle tre partenze della staffetta italiana, ma è stato soprattutto il colore della speranza, della ripartenza, di chi sa ripartire ogni giorno con tenacia aggiungendo una medaglia in più nel proprio cuore.