E’ in viaggio la spedizione valdostana verso Nanga Parbat, K2 e Broad Peak

E’ in viaggio la spedizione valdostana verso Nanga Parbat, K2 e Broad Peak
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E’ partita mercoledì scorso, 8 giugno, da Milano per Islamabad, capitale del Pakistan, la spedizione valdostana composta dalle guide alpine Marco Camandona, François Cazzanelli, Emrik Favre, Jerome Perruquet, Roger Bovard e Pietro Picco, con l’obiettivo di raggiungere, senza ossigeno, tre Ottomila: Nanga Parbat (8.126 metri), K2 (8.609 metri), la seconda montagna più alta della Terra, e Broad Peak (8.047 metri). E’ il progetto “The Way for K2...la montagna impossibile”, che si concluderà sabato 6 agosto. Tra gli sponsor principali la Regione Valle d’Aosta e la Arol, azienda di macchine stappatrici industriali di Canelli, il cui patron Sergio Cirio, con alcune guide della squadra, ha già affrontato l’Everest, l’Aconcagua e il Vinson. Altri sponsor sono i maestri di sci e le guide alpine della Valle d’Aosta. Prima di affrontare il K2, dove la finestra di bel tempo negli ultimi 30 anni è sempre stata tra il 20 e il 30 luglio, l’idea è quella di acclimatarsi sul Nanga Parbat o sul Broad Peak, senza passare troppo tempo ai piedi del K2.

Atterrati giovedì 9 giugno a Islamabad, da lì il team di alpinisti sta raggiungendo, in alcuni giorni di trekking, il campo base del Nanga Parbat, dove il tempo più favorevole di solito è ai primi di luglio.

«Il clima è disteso, tra noi c’è un grande affiatamento, ci sentiamo pronti. - diceva Emrik Favre durante il viaggio verso l’aeroporto - Io, Jerome e Pietro proveremo a conquistare il Nanga Parbat e il K2; François e Marco tenteranno, oltre al Nanga Parbat e al K2, anche il Broad Peak; Roger proverà il Nanga Parbat, per poi accompagnare dei clienti fino al campo base del K2». In occasione della spedizione, sono state realizzate cartoline commemorative, il cui ricavato della vendita permetterà di portare in Pakistan dell’abbigliamento per i bambini bisognosi. «Abbiamo già spedito in Pakistan dei vestiti che sarà nostra cura portare nei villaggi più poveri» ha aggiunto Emrik Favre.

«La programmazione è complessa con 3 Ottomila in un mese e mezzo senza ossigeno. Parliamo di montagne già difficili di per sè, per affrontare le quali non è banale trovare lo spirito giusto. La squadra è affiatata e rodata» ha commentato Marco Camandona, guida della Valgrisenche, che ha all’attivo 10 Ottomila tra cui il K2, conquistato insieme ad Abele Blanc il 29 luglio 2000.

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