E alla fine passa Aurelio Marguerettaz

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Il capogruppo dell'Union Valdôtaine Aurelio Marguerettaz è stato eletto - mercoledì scorso, 20 marzo - quale membro di parte regionale della Commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto speciale. Ha ricevuto 19 voti a favore, quindi sulla carta non mancherebbero all’appello i numeri della maggioranza. Invece un piccolo «giallo» sul voto resta, visto che erano accreditati a favore della nomina pure Mauro Baccega e Pierluigi Marquis di Forza Italia e considerato che Ivo Collé e Giampaolo Marcoz hanno ricevuto rispettivamente 2 e 1 preferenza, cosi come Dino Viérin e Stefano Aggravi, più 3 bianche e 8 nulle. Per il posto in Paritetica la settimana scorsa erano infatti circolati anche i nomi dell’ex deputato Collé e del notaio Marcoz, sempre «portati» dalla maggioranza, ma alla fine era spuntato il nome di Aurelio Marguerettaz, che sostituirà il dimissionario Augusto Rollandin. La commissione è composta da 6 rappresentanti, di cui 3 nominati dal Governo italiano e 3 dal Consiglio Valle. «Rappresenterò tutto il Consiglio - ha detto Aurelio Marguerettaz - e spero di essere all'altezza del compito che mi è stato affidato. Nella commissione paritetica non si esprimono istanze ma si costruiscono norme di attuazione che devono essere approvate dal Consiglio valle e poi sono oggetto di decreti legislativi. Il mio ruolo sarà di collegamento. Non vorrei che le mie dichiarazioni vengano fraintese: a tutti noi piacerebbe avere la potestà delle acque e poter affidare le grandi concessioni. Le istanze vanno in quel senso. Ma ho delle perplessità, prendendo atto del comportamento del Consiglio dei Ministri. Bisogna essere realistici. Non vuol dire che non si procederà».

«Siamo certi che il consigliere Marguerettaz saprà portare all'interno della Commissione paritetica l'impegno, l'esperienza amministrativa, il senso di responsabilità e anche la fierezza del mondo autonomista» ha detto Albert Chatrian di Alliance a nome della maggioranza. «La Paritetica - ha replicato Chiara Minelli (Pcp) - non è espressione della maggioranza ma di tutta l'Assemblea. Dalle dichiarazioni di questi ultimi giorni di Marguerettaz sulla questione delle concessioni per le derivazioni d'acqua e della norma di attuazione, leggiamo un atteggiamento rinunciatario di una rivendicazione che è soprattutto autonomista. Marguerettaz sottovaluta e sminuisce il ruolo della norma di attuazione che deve correggere lo Statuto e dare potere legislativo alla Regione in materia di concessioni».

«La proposta di Aurelio Marguerettaz è stata fatta nella conferenza dei capigruppo - ha detto Stefano Aggravi di Rassemblement - che non ha lasciato spazio alla discussione su altre candidature. Quale mondo autonomista rappresenterà il collega? Non esiste un unico mondo autonomista che, invece, è fatto di tante sfumature e declinazioni. Forse qualcuno vede in questo passaggio politico un nuovo passo verso la tanto declamata "réunion". Al tavolo nazionale, il nuovo componente della Paritetica dovrà difendere gli interessi della Valle d'Aosta e non essere il campione di qualcuno o di qualcosa».

Per Andrea Manfrin della Lega «C'è rammarico: quando si affrontano questioni che toccano tutta la nostra Regione, il confronto dovrebbe essere imprescindibile. Invece, a fronte dell'annuncio della candidatura del collega Marguerettaz in conferenza dei capigruppo, ci è stato detto che era una semplice comunicazione e non l'inizio di un tavolo di confronto. Si tratta di una mossa d'imperio che noi non possiamo sostenere».

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